Nato e cresciuto a Venezia 22 anni fa, Gianluca Chiaradia dice che la musica sia stata da sempre la sua più grande passione. ‘Battevo il tempo con le mani sin dal mio concepimento’ racconta scherzando, svelandoci che già nel pancione sapeva cosa avrebbe voluto fare da grande: il cantautore. Lo abbiamo incontrato per capirci un po’ di più, per scoprire cosa significhi davvero il titolo del suo ultimo album Seriamente ironico, primo – speriamo, insieme a lui – di una lunga serie di racconti, in musica.
Domanda forse banale, ma ti tocca. Quando davvero hai capito che quella del cantautore fosse la tua strada?
Dicono scrivessi filastrocche sin da bambino. Mi è sempre piaciuto scrivere, tant’è che quelle che erano le poesie da scuola elementare diventavano poi canzoncine. Quello che è certo è che mai avrei pensato di riuscire a scrivere un intero album, ma ne sono davvero fiero. Un grande successo per un mezzo schizofrenico come me! (tranquilli, ride, e sta scherzando, ndr).
Oltre a cantante ed autore, anche bravo musicista, e in “Seriamente ironico” ti vediamo protagonista a pieno. Oltre alla voce, ci metti tanto di chitarra acustica ed armonica…
Sì, anche suonare mi è sempre piaciuto moltissimo. È poi nell’arte della chitarra che sono riuscito a trovare pienamente ispirazione, per me e per le mie canzoni. Probabilmente sono stato aiutato dalle mie passioni più grandi. Nasco prima ascoltatore, e soltanto poi divento a mia volta un musicista. Godermi la musica vale tanto e mi aiuta molto. Nonostante, lo ammetto, gli amici non la smettano di ridere di me quando dico loro che i miei più grandi miti non sono cantanti ma bensì attori, comici per altro.
Quindi a chi potresti dire di volerti ispirare? A qualche volto del cinema italiano, ad esempio?
Adoro Woody Allen, che è anche capace di suonare il clarinetto. Però almeno in fatto di sogni resto con la testa fra le note. Sarebbe fantastico riuscire a duettare con una grande voce come quella di Samuele Bersani, altro sogno che spererei si realizzi. Ammetto l’ambizione di condividere il palco con tanti altri boss della canzone italiana ed internazionale ci sia, ma scaramanticamente svio la questione e non vado oltre. A proposito di musica ascoltata, però, posso dire per certo che al primo posto ci metto Bob Dylan, seguito a ruota dal grande David Bowie. Amo approfondire i diversi suoni e colori che la musica possiede, senza per forza concentrarmi su di uno in particolare. Anche la mia collezione di dischi ne è testimone…
Beh, a proposito di disco, parliamo proprio del tuo, da poco sfornato… Brani decisamente interessanti e che, per altro, si distinguono benissimo tra loro con testi non banali, ed una struttura che anche tecnicamente non si limita solo ad un ritornello orecchiabile…
Ti ringrazio, il fatto che tu l’abbia notato è per me una gran gioia. Ci ho lavorato tanto, e Seriamente ironico è stato un percorso che ho voluto portare a termine con l’intento proprio di non renderlo semplice musica commerciale. C’ho messo tanto Gianluca, e spero di migliorare sempre più in futuro. Un percorso di crescita non solo artistica, se così può effettivamente definirsi la mia non ancora iniziata carriera, ma anche personale, che ho voluto trasmettere il più possibile all’ascoltatore.
A noi non resta che augurarti il meglio… Certo inutile dire che la tua caparbia volontà di far tutto da solo è un pregio. Non hai mai pensato però possa negarti un po’ di fama? Magari se partecipassi a concorsi canori, quali ad esempio un Sanremo Giovani…
In effetti apprezzo molto chi ancora premia gli esordienti come me per la bella musica che producono. Ho partecipato a Musicultura, un grande evento che si tiene ogni anno in Recanati e dintorni, e devo ammettere sia stata una delle esperienze più belle della mia vita. L’ho sempre considerato il luogo ‘mio’, ideale e giusto, nel quale sapevo un pazzo cantautore come me avrebbe potuto aprirsi al meglio. A proposito di Sanremo Giovani non posso negare stia lavorando anche ad una ipotetica candidatura a quello che ancora oggi è il Festival della musica italiana per eccellenza!
Beh allora in bocca al lupo per il tuo futuro! Il tuo singolo ‘Tutto al caso’ è tra l’altro già 75esimo tra i brani trasmessi in radio. Direi niente male, sbaglio?
Non sbagli affatto. Sono soddisfattissimo del successo di pubblico che sto riscontrando. Non posso che lavorare duramente nella speranza la cosa non finisca qui… E tante grazie a chi già mi segue!
Noi siamo con te! Grazie per il tempo che ci hai concesso, e continua così!
Grazie a voi!