Nathalie Giannitrapani è saltata dal palco di Xfactor a quello dell’Ariston in meno di tre mesi.
Priva dell’appeal di Mengoni, e forse anche del codazzo di fan adolescenti di Valerio Scanu e Marco Carta, Nathalie ha saputo però farsi apprezzare sin da subito per la sua originalità, e al Festival i più affezionati hanno sogghignato nel saperla in gara contro la sua giudice-rivale-Lady Tata. Forse a maggior ragione quando la giuria demoscopica della prima sera ha premiato lei in questo duello.
Nathalie scrive testi e musica, dice di dedicarsi ai suoi pezzi con periodo di gestazione lunghi,ma forse a disagio per un evento nazional-popolare forse ingombrante per lei, convince a metà: la minuta Tori Amos di casa nostra porta sul palco la sua voce graffiante e i suoi onnipresenti stivali, acconciata a festa per l’occasione, si fa aiutare da L’Aura per l’esibizione a coppie, ma la canzone sembra non decollare mai. Io tifo per lei: il talento è indubbio e la ragazzi si farà.
(Martino Piccioli)
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