. Guidizi e sensazioni trasmesse al primo ascolto dalle canzoni in gara al 62 Festival di Sanremo. Ieri pomeriggio le ultime prove ufficiali prima del debutto di stasera martedì 14 febbraio.
Canzone lenta e sentimentale. Intensa e bella. Ottima e sempre buona l’intonazione dell’artista. Prova del nove per una cantante che vuole consolidare il suo ruolo.
Canzone non semplice al primo ascolto. Piuttosto complessa nel testo e nell’argomento trattato. Interessante gli interventi e la direzione dell’orchestra di Lucio Dalla anche se veramente pochi.
Bella canzone molto incalzante. Si canticchia subito dopo il primo ascolto. Molto radiofonica. Sicuramente nei primi posti.
Bellissima canzone anni 70/80. Fa ballare dal primo ascolto. Non male l’accoppiata, molto forte da vedere e sentire. Li vedremo dal vivo insieme?
Bella e intensa la canzone anche per l’argomento trattato da un artista ateo dichiarato. Potrebbe anche vincere Sanremo e riconfermare la forza del grande cantautore come lo scorso anno con Vecchioni. Probabilmente fra i primi tre.
Rock di nicchia per questo gruppo italiano apprezzato più all’estero che in patria. Canzone votata al suicidio sanremese, di non facile ascolto. Veramente poco rock, ma di sicuro successo mediatico.
Canzone semplice, forse troppo. Le sonorità ricordano vagamente i Matia Bazar. Ci aspettavamo qualcosa di piú da quest’artista. Fuori da subito. È quello che pensiamo.
Bella e virtuosa la canzone di Renga che potrebbe tranquillamente vincere questa edizione del Festival. Favorito già dal primo ascolto. Energia, amore e una presenza vocale da vero puro sangue sono difficili da non notare.
Classica canzone in stile Matia Bazar. Nulla di nuovo all’orizzonte, abbastanza anonima come canzone. Bella come sempre la voce di Antonella Mezzanotte, forse l’unica nota di rilievo.
A nostro giudizio alquanto anonima. La canzone non entusiasma e nemmeno Nina. Candidata a una rapida esclusione. Peccato per quest’artista dalle grandi risorse… o no?
EMMA – Non è l’inferno
Bellissima! In tutti i sensi sia la canzone che Emma. Trasmette e scatena emozioni con una tale forza che non sappiamo definire. Ci siamo emozionati al primo ascolto. Per noi la vincente già da ora.
Troppo, ma veramente troppo difficile da comprendere. Canzone con una struttura complessa e poco chiara. Inciso che non arriva mai. Voglia di cambiare stazione radio al primo ascolto. Ops siamo all’Ariston! Che peccato Irene.
Bella la canzone e le analogie alle vicende attuali della vita del nostro bel paese. La canzone non è semplice, ma porta con se tutto lo stile Bersani al quale siamo piacevolmente abituati. L’artista influenzato, canta solo parte della canzone avvisando i giornalisti del fatto.
Qualche piccolo inghippo sui livelli di ascolto si risolvono subito con una nuova piccola prova. Sicuramente vincerà il suo Festival con le radio.
Brava veramente brava. Bella e molto particolare la voce e la canzone della rossa Noemi. La si ricorda già dal primo ascolto e sicuramente tra i papabili al podio. Nella speranza che si riprenda dopo la notte di ricovero per un piccolo malessere di stagione, la rossa accende la competizione.
(Angelo Oliva)