“Questa settimana shopping fotografico per la cover del disco” scrive Avril Lavigne sotto a una foto postata su Instagram che la vede in un negozio di abiti di lusso. Non dovrebbero esserci dubbi dunque, se lo dice lei stessa, sull’ormai prossima uscita del suo attesissimo nuovo disco. Sono infatti passati ben cinque anni dal suo ultimo lavoro discografico intitolato con il suo nome e cognome, era il 2013 e nessuno immaginava cosa sarebbe successo. Nella foto postata Avril non sembra neanche lei, ormai è una donna matura, non più la ragazzina scatenata di allora. Oggi ha infatti 33 anni e il successo lo raggiunse nel lontano 2002, a neanche vent’anni di età. Le lunghe pause per lei non sono una novità, dopo The Best Damn Thing uscito nel 2007 ci vollero 4 anni prima dell’uscita nel 2011 di Goodbye Lullaby.
LA BUFALA DEL SUICIDIO E DELLA SOSIA
Già allora Avril era stata vittima di una colossale bufala, che sosteneva che si era suicidata nel 2003 e sostituita da una sosia. Ma la realtà invece si è dimostrata ben peggio delle bufale: il lungo ultimo silenzio è infatti imputabile alla malattia che ha colpito la cantante, la sindrome di Lyme o borrelliosi, considerata la malattia infettiva che si diffonde con più rapidità negli Stati Uniti dopo l’Aids. Prende nome dalla città americana dove si verificò a metà anni 70 una epidemia con un misterioso aumento di casi di artrite, causata da un batterio che infesta le zecche che si trasmettono agli uomini tramite gli animali. Ad Avril inizialmente era stata diagnosticata per errore una depressione anche perché la sindrome si manifesta con stanchezza, febbre e mal di testa tipici di chi fa un lavoro faticoso come il suo. Una malattia che l’ha tenuta lontana a lungo dalle scene, ma adesso il ritorno sembra ormai prossimo: il disco è stato registrato, manca solo la copertina.