Sono state rese pubbliche le nomination dei candidati a fare il loro ingresso alla Rock and Roll Hall of Fame del prossimo anno. Una istituzione, questa, che è quanto di più lontano dallo spirito del rock and roll possa esistere. Nata come musica di strada, è diventata musica da museo a cui andare in frac e gioielli, a mettersi in mostra. Una istituzione voluta e pagata dall’industria discografica, quella che decide chi va in classifica o no, che celebra se stessa. Ma comunque tutti i vecchi ribelli si sono guardati bene dal rifiutare tale premiazione, a partire da Bob Dylan che fu il primo vincitore nel lontano 1988. Le nomination sono molte anche quest’anno da cui i membri della già citata industria musicale ne dovranno scegliere solo cinque: Nina Simone, Radiohead, Kate Bush, Bon Jovi, Rage Against the Machine, Depeche Mode, Judas Priest, Cars, Eurythmics, Dire Straits, J. Geils Band, LL Cool J, MC5, Meters, Moody Blues, Zombies, Rufus e Chaka Khan, Sister Rosetta Tharpe e Link Wray. Come sempre, diversi di loro sono morti da tempo come la cantante afroamericana Nina Simone o il chitarrista Link Waray.
Addirittura Sister Rosetta Tharpe era una artista degli anni 30. Facilmente saranno nominatigli artisti più di richiamo, perché se la Hall of Fame avesse davvero il coraggio di far passare nella cinquina vincitrice appunto Rosetta Tharpe l’audience calerebbe del 90%. Ci sono però grandi artisti che quando facevano dischi in pochi conoscevano, come gli Zombies, gruppo psichedelico inglese degli anni 60 che quasi nessuno allora conosceva, oppure i Meters, depositari negli anni 70 del miglior New Orleans sound. E’ facile comunque che vedremo sul palco gli acclamati Depeche Mode, i Radiohead e Bon Jovi. Speriamo almeno anche i Dire Straits. Nel 2017 le cinque nomination finali furono Pearl Jam, Tupac, Journey, Joan Baez, Electric Light Orchestra e Yes. Ma quanti grandi nomi sono ancora stati ignorati a trent’anni dalla prima Hall of Fame? Tantissimi e di alto livello artistico. Ad esempio lo scomparso Nick Drake, uno dei più grandi cantautori di sempre, Nick Cave, i Devo, i Joy Division, i Television, i Roxy Music, la leggendaria Tina Turner, gli Smiths, solo per dirne alcuni. Ma la Hall of Fame deve durare ancora per molto, per cui ci sarà prima o poi spazio per tutti.