Lucio Dalla non aveva fatto il testamento. Dopo mesi di indiscrezioni, la notizia adesso viene da fonte ufficiale. Lo scomparso musicista, morto in Svizzera mentre si trovava in tournée, non aveva mai scritto le sue ultime volontà. A rendere nota la notizia il curatore temporale dei beni di Dalla, il commercialista Massimo Gambini che da questo momento cessa la sua attività. Non solo Lucio Dalla non aveva lasciato un documento ufficiale, ma non aveva lasciato neanche qualche comunicazione personale, come a volte si fa, dato che nei suoi averi in tutti questi mesi non è stato trovato nulla che facesse pensare a un caso del genere. Ovviamente nessuno sa il motivo: forse Lucio Dalla non pensava a una morte così imminente. O forse aveva desiderato proprio quello che succederà adesso. A dividere l’ingente patrimonio (oltre che monetario grazie ai diritti d’autore sui suoi tanti dischi, anche case di lusso e opere d’arte) saranno i suoi parenti più stretti come dice la legge in questi casi. In tutto cinque persone, cinque cugini che hanno accettato di dividersi l’eredità. Escluso dunque a sorpresa Marco Alemanno, collaboratore stretto e convivente di Lucio Dalla, per molti suo compagno anche di affetti. Per i cinque cugini invece abitazioni e diritti d´autore, società e royalties, la grande casa nel centro di Bologna, quella alle isole Tremiti e quella a Milo. La domanda che adesso si fanno tutti, specialmente i tanti fan, è se i cugini daranno vita alla fondazione in memoria dell’artista di cui si era parlato immediatamente all’indomani della morte. Fondazione che, sempre se vorranno, potrà essere messa in atto una volta entrati in possesso dell’eredità, ancora tutta da calcolare nei dettagli e quindi dividere in cinque parti uguali. La fondazione era peraltro un progetto a cui lo stesso Lucio Dalla stava pensando e anche lavorando insieme ad Alemanno. Lucio Dalla, come si ricorda, era morto lo scorso primo marzo in seguito a un malore mentre si trovava a Montreux in Svizzera per alcuni concerti. Pochi giorni dopo, il 4 marzo, avrebbe compiuto 69 anni. Un avvenimento che aveva colpito e commosso decine di migliaia di persone in tutta Italia che in grandissimo numero avevano partecipato ai suo funerali.