Justin Bieber è tornato in America, ma il rientro non è stato così facile. Secondo numerose fonti, ieri Justin Bieber è stato fermato alla dogana dell’aeroporto di Los Angeles per quattro ore, mentre rientrava dal suo viaggio in Giappone. La polizia ha interrogato Bieber per due ore in aeroporto, mentre il suo staff lo aspettava. Secondo il sito TMZ “è stato fermato per i suoi problemi con la legge”, mentre secondo People “erano domande di routine, non per tenerlo fuori dagli USA”. Dopo essere stato rilasciato Justin ha pubblicato una suo foto sorridente su Twitter, mentre il suo manager ha scritto: “E’ stata una lunga giornata”.
La visita di Justin Bieber in Giappone è stata segnata dalla “gaffe” della sua visita al santuario Yasukuni. Ma nel paese del Sol Levante Justin è riuscito a regalare anche qualche sorriso ai suoi fan. Ha visitato un orfanotrofio, dove si è presentato a sorpresa regalando foto e sorrisi ai bambini, e tenendo un concerto al V2 night per un evento dedicato ai fan. Justin è ormai sulla strada per tornare a casa, come testimonia il messaggio scritto su Instagram: “Bye Japan”. Ma prima di lasciare il Giappone Justin si è lasciato fotografare con due fan che a faticano trattengono le lacrime…
Il peggior turista canadese di sempre. Così viene definito Justin Bieber da Yahoo Canada. Durante il suo viaggio a Tokyo Bieber ha visitato il santuario Yasukuni, postando su Instagram una foro della sua visita. Tuttavia, il memoriale è controverso perché, oltre ad onorare 2,5 milioni di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita durante le guerre, anche 14 criminali di guerra sono sepolti lì. Per molti in China, Corea e altre nazioni, il santuario rappresenta il peggio del militarismo imperiale del Giappone. Dopo i commenti alla foto di molte belieber cinese, Justin ha eliminato lo scatto e postato l’articolo del Time sulla sua visita al tempio porgendo le sue scuse. “Credevo fosse solo un luogo di preghiera”, ha detto Bieber. Insomma un innocente errore. Ma non è la prima volta che Justin Bieber fa una “gaffe” visitando un luogo storico. Un anno fa ha visitato la casa di Anna Frank ad Amsterdam, il nascondiglio in cui la giovane vittima dell’Olocausto visse tra i 13 e i 15 anni come raccontò nel suo diaro. Durante la sua visita privata Justin ha lasciato sul libro dei visitatori un messaggio alquanto discutibile. “E’ stato stimolante venire qui. Anna era una ragazza grande. Probabilmente sarebbe stata una belieber”. Come non ricordare la sua visita alla Grande Muraglia Cinese: la pop star si è fatta portare sulle spalle dalle sue bodyguard. La scena non è passata inosservata ai turisti presenti. Un mese dopo, è stato accusato di un “atto di vandalismo ” a Rio de Janeiro , dopo aver realizzato un graffito sul muro di un albergo. È stato multato per l’incidente.
Dopo le critiche per la sua visita al santuario Yasukuni in Giappone, Justin Bieber ha preferito darsi alle selfie. Anche il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Qin Gang, ha commentato la visita di Justin, che poi ha prontamento chiesto scusa: “Spero che questo cantante possa imparare di più sulla storia del militarismo giapponese, l’aggressione e le visioni militariste promosse dal santuario dopo la sua visita”. Dopo aver cancellato le foto che lo ritraevano al santuario nipponico, Justin ha pubblicato una serie di selfie: “What’s ur best scared look?”. “Qual è la vostra faccia più paurosa” chiede Bieber pubblicando la sua faccia spaventosa. Justin poi chiede ancora ai suoi fan di pubblicare su Shots la loro espressione di terrore… cosa avrà in mente?