Benjamin Chase Harper, classe 1969, è un musicista da 70/80 concerti l’anno. In più di vent’anni di carriera ha pubblicato una dozzina di dischi (senza contare i live album), collaborando con svariati colleghi (Natalie Maines, Joseph Arthur, Ringo Starr…) e stando la maggior parte dell’anno in tour, dove ha ben dimostrato di divertirsi a suonare la sua inseparabile lap steel con le jam band. Ad un anno dallo spettacolare concerto al Pistoia Blues insieme a Charlie Musselwhite – in cui presentavano il loro album Get Up! – Ben Harper torna per cinque date nel nostro Paese con un particolare show acustico. Cinque concerti come nel 2011 e cinque come nel 2012, quando c’era da promuovere Give Till It’s Gone. In questo tour, però, torna ad esibirsi come lo preferiamo: da solo. Gli appuntamenti sono il 9 maggio, al Gran Teatro Geox di Padova, il 10 al Teatro Verdi di Firenze, l’11 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 13 maggio a Milano, presso il Teatro Linear4Ciak ed infine il 14 maggio al Teatro Colosseo di Torino.
Così Ben anticipa tutti ed apre a maggio questa ennesima stagione di grandi e irrinunciabili concerti che affolleranno la bella stagione (quest’anno ci sono tutti, ma proprio tutti: Arcade Fire, Jeff Beck, Black Sabbath, John Fogerty, The National, Neil Young, Pearl Jam, Queens Of The Stone Age, Robert Plant, Stevie Wonder… giusto per citarne alcuni internazionali).
Partito questo inverno da Claremont, in California, sua città natale, questo tour è un’occasione unica in cui Ben rispolvera tutto il suo repertorio. Le perle degli esordi (‘Walk Away’, ‘Forever’, ‘Another Lonely Day’, ‘Waiting On An Angel’), le super hit mondiali (‘Diamonds On The Inside’, ‘With My Own Two Hands’), più brani proposti molto spesso dal vivo ma non ancora pubblicati ufficialmente (come ‘All My Heart Can Take’, ‘Trying Not To Fall In Love With You’, ‘I Trust You to Dig My Grave’) e cover che interpreta alla grande (‘Fade Into You’ dei Mazzy Star). In scaletta ci sarà anche spazio per qualcosa da ‘Childhood Home’, il nuovo disco, composto da dieci canzoni originali incentrate sulla vita familiare, registrato con mamma Ellen e in uscita proprio ai primi di maggio, a chiudere come si deve, in questo 2014, quello che ha tutta l’aria di essere una celebrazione della carriera di Ben, a venti anni dalla pubblicazione di ‘Welcome To The Cruel World’. Uno sguardo al passato che durerà giusto il tempo di un tour dato che nei programmi di Ben ci sono già un secondo disco con l’armonicista Musselwhite ed uno con i Relentless7.
(Pier Costantino)