Gli automobilisti sono sul piede di guerra. Un emendamento al disegno di legge n°3533 sulle misure per la crescita, già approvato dalla commissione Industria del Senato, pensionerebbe le catene da neve. Al loro posto imporrebbe le gomme invernali, decisamente più costose. Si legge, infatti, nel testo, che «va prescritto, al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative». Qualcuno sospetta che, dietro la redazione del provvedimento ci sia la lobby dei costruttori di pneumatici. Ma, a ben vedere, si tratta di una polemica inutile. Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma spiega a ilSussidiario.net perché. «Tanto per cominciare, il provvedimento ancora non è stato approvato. Stiamo ipotizzando che lo sia. Detto questo, è stata attizzata una polemica strumentale. Perché, altrimenti, la norma, che riguarda il codice della strada, non è stata eccepita dai ministeri competenti?». Veniamo al merito: «Si tratta di una norma volta a migliorare la sicurezza stradale, la mobilità e la circolazione, prevedendo l’utilizzo delle gomme da neve in limitate condizioni specifiche critiche. Quando, cioè, non si può farne a meno. E’ falso, quindi, dichiarare che si rendono obbligatori i pneumatici da neve sulle strade nazionali. L’articolo, infatti, consiste integrazione di quelli esistenti, ben lungi dal sostituirsi a essi. Le 200 ordinanze già uscite che prevedono l’equivalenza tra pneumatico invernale e catene non sono messe in discussione. Le catene da neve, quindi, continueranno a esistere».
Resta da capire chi decide quando le condizioni siano tali da rendere necessario l’utilizzo dei pneumatici. «Di sicuro, non lo decidiamo noi, in rappresentanza dei costruttori di pneumatici. Decidono, come recita il codice, i gestori delle strade. Ovvero, siccome i centri abitati sono esclusi, le Province (metà delle quali ha già disposto un’ordinanza che prevede l’equiparazione di pneumatici e catene a bordo) e gli enti concessionari quali Anas e Autostrade. La prima ha già fatto ordinanze di equiparazione in tutti i compartimenti regionali, e la seconda in quasi tutti i tratti autostradali». La ratio dell’emendamento è quindi un’altra. «Si intende disciplinare una situazione di emergenza. A cavallo tra gennaio e febbraio di quest’anno, per intenderci, si verificarono 12 giorni di violente perturbazioni, con copiose nevicate anche a bassi livelli. Mote città rimasero sepolte da più metri di neve».
In una situazione del genere, dove non è possibile circolare, buon senso vorrebbe che si lasciasse l’auto a casa. «Siccome non sempre il buon senso prevale, e chi decide comunque di circolare spesso provoca un’ulteriore congestione montando le catene su strada, si è deciso di ovviare in questo modo: attivando il disposto normativo per il periodo contingente».
(Paolo Nessi)