Dopo il dono della Torah, la massima festività ebraica, la seconda più importante è quella di Hanukkah, anche se in lingua originale si dice “Chanukkah. La differenza linguistica è dovuta a uno spelling inglese errato. Si è tentato infatti di riprodurre in lettere il suono dell’antica lingua del popolo israelita che in realtà non ha corrispondenze in inglese. La festa delle luci ebraica infatti dovrebbe essere chiamata con cinque lettere ebree, che riproducono un suono che non si avvicina alla semplice h o al gruppo ch. Il significato comunque è quello di “dedizione”. La festività fa riferimento alla dedicazione dell’altare del Tempio di Gerusalemme dopo l’occupazione ellenica durante il Secondo secolo avanti Cristo, quando gli occupatori cercarono di sradicare gli elementi fondamentali della religione ebraica proibendo la pratica della Legge sacra, fino a una rivolta guidata da un anziano sacerdote, Mattata. Stando al calendario ebraico, Chanukah ha inizio nel mese di Kislev, che rappresenta un periodo che cavalca novembre e dicembre, e per la precisione il 25. I festeggiamenti proseguono per un totale di otto giorni, onorando la vittoria del popolo ebraico e il cosiddetto miracolo dell’olio. Si torna a far riferimento alla consacrazione Tempio, quando l’olio delle lanterne rimase acceso senza estinguersi per molti giorni, segno del volere di Dio. Le origini di questa celebrazioni risalgono a circa 2300 anni fa quando il re Antioco di Giudea ordinò ai tanti ebrei presenti sul territorio di rinunciare al proprio Dio, a ciò che erano, compresi costumi e ogni struttura religiosa. Avrebbero dovuto assimilare la cultura greca, abbracciando il credo di quelle terre. Non fu data loro scelta, e in breve tempo iniziarono le distruzioni dei sacri templi giudaici, rasi al suolo, sfruttati per attività dei greci o profanati. Furono in molti a contrastare tale imposizione, e tutti loro vennero puniti in maniera severa dal re. Tra i tanti che si sottomisero, alcuni come Giuda Maccabeo preferirono alzare la testa e restare fedeli alle proprie radici. Con quattro compagni diede il via alla creazione di un esercito, al fine di tulerare la libertà di professione religiosa del proprio popolo. Il nome scelto fu quello di Maccabei, che sta a indicare un martello in lingua ebraica. Si arrivò in breve allo scontro con i Siriani, e la battaglia andò avanti per ben tre anni. Lo scontro vide gli ebrei avere la meglio, e così diedero il via alla consacrazione del Tempio di Gerusalemme. Era necessario purificare il luogo in nome di Dio, eliminando ogni singolo dio imposto dai greci. Tale nuova offerta viene celebrata durante Hanukkah. Al tempo però fu impossibile trovare l’olio necessario per dar luce alle lampade. Dopo tante ricerche fu rinvenuta un’unica ampolla d’olio, che non sarebbe stata sufficiente a lungo per l’illuminazione del tempio. Al massimo le lampade sarebbero rimaste accese per una sera, ma fu allora che si verificò il miracolo, dal momento che quel ridotto quantitivo d’olio bastò a tenere illuminato il tempio per ben otto notti, in maniera del tutto inspiegabile. Proprio per tale ragione il candelabro ebraico, denominato Menorah, presenta otto candele, così da indicare ognuno degli otto giorni del miracolo avvenuto. Ogni anno il 20 dicembre presso la Grand Army Plaza di New York si festeggia Hanukkah in una delle celebrazioni più note al mondo. Viene acceso infatti quello che è probabilmente il menorah più grande che esista, posto tra la West sulla 59esima strada e la Fifth Avenue. Il tutto si sviluppa dinanzi al Plaza Hotel, in un evento ormai divenuto tradizionale, che in tanti, ebrei e non, accorrono per vedere in fase di svolgimento. E’ ormai tradizione però che si svolga anche il cosiddetto Matzo Ball, ovvero una grande festa dedicata a tutti gli ebrei single. Il tutto avviene il 24 dicembre, alla vigilia del Natale cristiano, e si svolge in svariate location della città. In particolare quest’anno la data scelta coincide esattamente con l’inizio di Hanukkah. Una coincidenza che di certo accrescerà ulteriormente l’enfasi di questo evento. Sul fronte delle famiglie invece è d’obbligo o quasi un passaggio al Jewish Museum, dove si svolge ogni anno l’Hanukkah Family Day, che prevede moltissime attività studiate per i più piccoli. In Italia Roma accoglie il maggior numero di cittadini ebrei della Nazione. Propri qui, tra Piazza Bologna e Barberini, si terranno concerti, mercatini e attività per i più piccoli. Milano invece festeggia l’evento con l’accensione di un grande candelabro a Piazza San Babila. Gerusalemme prevede svariati appuntamenti per quest’importante festività, andando alla ricerca dei luoghi poco noti della Città Vecchia, seguendo gli eventi con tutta la famiglia. In molti si recano in fattoria, così da poter apprendere come mungere capre e vacche. Altri invece prendono parte al noto festival Ein Yael Museum. Infine, seguendo il filone storico della vicenda, è possibile visitare di persona i luoghi divenuti campi di battaglia, dove Maccabei e Siriani si uccisero al tempo per tre anni di fila.