Se Fiat raggiungerà un accordo con Veba (il trust che possiede il 41,5% di Chrysler) per acquisire le quote detenute dal fondo, “tecnicamente la fusione è possibile entro l’anno”. Lo ha confermato l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, parlando con i giornalisti a Ginevra. “La grande forza del gruppo adesso é lo sviluppo internazionale della Jeep. L’anno scorso abbiamo venduto più di 700.000 vetture e quest’anno dovremmo superare le 800.000”, ha poi aggiunto. “Con il nuovo Cherokee che uscirà a maggio entreremo nel segmento più grande americano. Questo è importante”. Il manager di Fiat, a margine della riunione a Ginevra dell’Acea, l’associazione dei costruttori di cui è presidente, si era detto inoltre contrario agli aiuti di governo per risollevare le vendite delle auto: “Sono sempre stato dell’opinione che drogare il mercato non è una buona cosa. Abbiamo pagato il prezzo di aver accelerato una serie di vendite nel 2007 e nel 2008”. Nonostante ciò, ha poi specificato Marchionne, “è nel nostro interesse fare ripartire il mercato. I consumi stanno soffrendo. E spero che l’Europa si metta d’accordo su come gestire il problema della crisi, che abbandoni questa fissazione sull’austerità e che cominci a far ripartire la macchina”. Riguardo all’attuale situazione politica, infine, dal Salone dell’Auto di Ginevra l’ad di Fiat aveva avvertito, chiaramente riferendosi alle recenti dichiarazioni di Beppe Grillo, che se ci fosse “una decisione drastica come l’uscita dall’euro” gli investimenti non sarebbero più certi. “L’importante è avere le idee chiare entro il 2013. Stiamo valutando quando, l’impegno è farli”.