Siamo e meno 20 giorni dall’Esame di Stato, momento-spauracchio sempre e comunque per tutti gli studenti del Quinto anno Superiori. La maturità sta arrivando per tutti, ovviamente anche per tutte quelle scuole che tragicamente hanno vissuto quest’ultimo anno con difficoltà, problemi e rischi di crolli continui: stiamo ovviamente parlando delle zone colpite dal terremoto di agosto, novembre e gennaio, tre tranche terribili che hanno reso non facile la frequenza e la preparazione degli studenti in quelle zone colpite dal sisma. Stando a quanto riferito dal regolamento approntato dal Miur, per tutte le scuole site nei comuni colpiti dal sisma delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, l’anno scolastico 2016/2017 «è valido sulla base delle attività didattiche effettivamente svolte, anche se di durata complessiva inferiore a 200 giorni».
In quelli stessi istituti scolastici, non è dunque richiesta la frequenza minima proprio per l’oggettivo problema giunto in quelle regioni colpite così duramente da un evento imponderabile come il terremoto. Sarà una maturità ovviamente molto particolare per loro, chiamati fin da subito a misurarsi con i problemi della vita seppur in maniera innocente e senza alcuna colpa. (agg. di Niccolò Magnani)
Quella di ieri per chi si prepara alla Maturità è stata una giornata a dir poco convulsa, eppure è chiaro che l’agitazione è pressoché nulla se paragonata a quella che tantissimi studenti proveranno il giorno dell’esame di Stato. Sulla carta, però, ieri doveva essere – secondo diversi rumours – il giorno in cui dal Ministero dell’Istruzione avrebbero dovuto comunicare alle segreterie di tutte le scuole d’Italia i nomi dei commissari esterni che faranno tremare i maturandi al momento degli esami. Ovvio che gli studenti più meticolosi abbiano intenzione di scoprire con largo anticipo chi troveranno dall’altra parte della cattedra per cercare di ottenere il maggior numero di informazioni utili da sfruttare a proprio vantaggio al momento dovuto. Qualcosa, però, è andato storto.
Se dal Miur, in assenza di comunicati ufficiali, non era lecito aspettarsi alcun segnale neanche sul portale web, è stata di certo una brutta sorpresa scoprire che diversi istituti, rispetto ai commissari esterni, non hanno ricevuto alcuna notizia. A chiarire che un fondo di verità sull’intera questione però esisteva, è stato ScuolaZoo, il sito che ha monitorato la situazione per l’intera giornata di ieri contando sui report degli studenti in persona, che ha chiarito come diverse scuole abbiano invece ottenuto precise comunicazioni dal Miur. Sembra dunque che il Ministero abbia inviato i nomi dei commissari esterni alle scuole, ma non a tutte. E qualche giovane buontempone è già pronto a prendere la palla al balzo: cos’è questa disparità di trattamento? Oggi niente scuola, si sciopera!