Dopo le proteste sulla mobilità docenti, i trasferimenti scuola pubblicati dal Miur, e le richieste di assegnazione provvisoria, il ministero dell’Istruzione verificherà eventuali errori. E’ quanto è stato deciso infatti, come riferisce OrizzonteScuola, dopo un incontro tra Amministrazione e sindacati. Sarà utilizzato il sistema della conciliazione e il Miur invierà delle istruzioni operative agli Uffici Scolastici. Il sito di riferimento dei docenti spiega che saranno verificati casi individuali: “la richiesta dovrà contenere i dati del ricorrente comprensivi del punteggio di trasferimento, le sedi per cui si ha interesse a conciliare, ritenute migliorative rispetto a quella assegnata, all’interno di quelle già richieste con la domanda di mobilità e dovrà indicare gli eventuali contro interessati con i relativi punteggi. La domanda va indirizzata all’ Ambito territoriale provinciale a cui è stata inviata la domanda di mobilità” (clicca qui per leggere tutto)
Polemiche e proteste dei docenti anche dopo la pubblicazione dei trasferimenti per la scuola secondaria di I grado da parte del Miur. Le nuove contestazioni seguono a quelle già avvenute dopo la pubblicazione dei trasferimenti per la scuola primaria e dell’infanzia e conseguente decisione di vari docenti di fare domanda di assegnazione provvisoria. Sulla mobilità docenti della scuola media gli insegnanti denunciano “troppi errori”. E per questo ieri un centinaio di docenti, come riferisce la Repubblica, ha protestato a Palermo davanti alla sede dell’Ambito territoriale (già Provveditorato agli studi). Luigi Del Prete, del sindacato Usb, ha precisato quali sono gli aspetti che non tornano: “È inspiegabile che colleghi con 20-16-9-6 punti siano stati assegnati al primo ambito scelto e colleghi con 40 punti al decimo o al trentesimo o al cinquantesimo ambito. Il sistema è pieno di falle e il ministero non vuole procedere all’annullamento dei trasferimenti, correggere il sistema e ripubblicare il tutto. Fermare tutto e correggere prima della pubblicazione dei movimenti per la scuola secondaria di II Grado, dove ci aspettiamo, ormai, una simile mole di strafalcioni che ledono ogni diritto del lavoratore e della persona”.