Conclusa la prova Invalsi di matematica, 600mila ragazzini delle terze medie si sono dovuti confrontare con i quesiti di italiano. In 75 minuti hanno dovuto rispondere a 19 domande relative alla comprensione di un testo letterario di carattere narrativo, a 14 domande su un testo di carattere espositivo-argomentativoe a 10 domande di grammatica. La maggiore parte delle domande erano a scelta multipla, con quattro opzioni per risposta; alcune, tuttavia, erano aperte. Il massimo del punteggio raggiungile con la prova di italiano era di 50 punti così ripartiti 30 punti per il blocco A, 16 per il blocco B, 4 per il blocco C. I test invalsi, volti a identificare lo stato di preparazione degli alunni delle scuole secondarie di primo grado, hanno quest’anno reso la vita particolarmente difficile alla macchina burocratica amministrativa, nonché, ovviamente, ai docenti stessi: normalmente, si assegnava a ciascuna scuola una plico contenente i test, per un totale di circa 3mila plichi. Quest’anno, invece, le misure anticopione (ci sono 5 prove diverse, e in quelle uguali le domande sono disposte in ordine diverso) hanno fatto sì che ci fossero tanti fascicoli quanti studenti. Quest’anno nella prova di italiano gli studenti di terza media si sono trovati ad affrontare una prova di italiano riguardante Harry Potter, una delle sage più amate dai Millennial (le persone nate tra la fine degli anni ’80 e l’inzio degli anni 2000). La presenza del maghetto ha suscitato molta ironia su Twitter: “E poi trovo Harry Potter alle invalsi ed io tipo: Harry al potere! I babbani verrano sconfitti“, ha scritto una ragazza. “Harry Potter e rumori strani nei tubi dell’acquedotto nella stessa prova? TEMETE NEMICI DELL’EREDE, LA CAMERA E’ STATA RIAPERTA“, ha scrutto un altro utente facendo riferimento all’altra prova in cui in un condominio ci sono dei problemi con una tubatura.