Con i nuovi iMac arriva di serie il Magic Mouse; e per chi ha già un Macbook si può acquistare separatamente al costo di 69 euro. Un mouse davvero magico, dalla superficie liscia e lucida, senza alcun tasto.
Il nuovo topolino di Apple nasce da una precisa esigenza dei proprietari di Macbook delle ultime generazioni. Quando questi collegano tastiera e mouse esterni, sentono la mancanza delle funzioni speciali dei touchpad di Apple, tra i migliori della propria specie. In pratica, a seconda di quante dita si usano e degli specifici movimenti che si fanno, con il touchpad Apple si può scorrere in tutte le direzioni documenti e foto, eseguire zoom o rimpicciolire foto e testi, come pure ruotarli; inoltre si possono sfogliare documenti, elencare tutte le finestre aperte in Exposé e mostrare il desktop.Con MacOSX si può configurare qualsiasi mouse con bottoni extra per usare le funzioni di Exposé – mostra desktop, finestre aperte, mostra widget. Ovviamente finora era impossibile emulare l’azione delle dita sulla superficie del touchpad. Il Magic Mouse è l’anello mancante che colma questo ultimo divario.
Il Magic Mouse è un fiore all’occhiello di design tecnologico. Piccolo, compatto e robusto, non ha parti meccaniche in evidenza, né fili, perché si collega al computer tramite tecnologia Bluetooth. Il mouse si alimenta con due normali batterie stilo che offrono un’autonomia di quattro mesi circa. Sul lato inferiore ci sono il sensore ottico laser e l’interruttore di accensione e spegnimento.
La superficie superiore non poteva essere che bianco laccata. Come accade negli ultimi touchpad dei Macbook, un click in qualsiasi zona equivale a una pressione del tasto sinistro; modificando un’opzione dalle Impostazioni permette di utilizzare l’angolo in alto a destra come tasto destro.
Dunque, tutta la superficie immediatamente al di sotto delle dita è sensibile allo sfioramento, con effetti simili a quelli del touchpad dei Macbook, seppur con qualche minima differenza. Tenendo premuto il tasto Control e muovendo un dito in verticale, si esegue uno zoom dello schermo, esattamente come si fa anche con la rotella di un comune mouse.
Sfiorando con un solo dito la superficie, si eseguono scrolling in tutte le direzioni, non solo in verticale od orizzontale. Usando due dita, si passa da un documento all’altro o da un’anteprima a quella successiva o precedente.
Non mancano però alcuni difetti. Il lato superiore è abbastanza piatto e quindi, diversamente dai molti modelli ergonomici in circolazione, difficilmente ci si può tenere la mano sopra in fase di riposo. E la superficie lucida può risultare scivolosa al tatto. Un altro problema può scaturire quando si eseguono i gesti con due dita, che solitamente sono abbastanza energici. In questo caso bisogna tenere fermo il mouse con pollice e mignolo a sinistra e l’anulare dall’altro lato, o viceversa per i mancini. Certamente il Magic Mouse risolve alcuni problemi del vecchio Mighty Mouse, come quelli legati alla pallina, che spesso si guastava. Rispetto al precedente topolino Apple però manca la possibilità di usare direttamente Exposé.
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Il nuovo Apple Magic Mouse è un gioiello di design, caratterizzato da una superficie bianca e lucida senza tasti nè fili. Si collega al Macbook attraverso tecnologia Bluetooth. L’intera superficie del mouse è multitouch, basta sfiorarla per mettere in funzione il cursore. Modificando un’opzione delle impostazioni è possibile utilizzare tutta la superficie del mouse come tasto sinistro, tranne l’angolo in alto a destra che corrisponde al tasto destro.