Sono giorni caldissimi, questi, per gli studenti italiani che si accingono a svolgere la Maturità 2017. Il fatidico esame di Stato è ormai alle porte e questi ultimi giorni che separano dall’inizio della prima prova scritta in programma per il 21 giugno, i maturandi continuano ad essere a caccia di consigli, appunti utili e, come sempre, indiscrezioni sulle possibili tracce. I principali portali scolastici, tra cui Studenti.it, assecondando la sete di informazioni di cui gli studenti sono in cerca in questi giorni, si dilettano in consigli e notizie utili, tra cui quelle relative al voto finale. In quanti ambiscono a prendere 100 e lode? Per molti studenti sarebbe sufficiente ottenere il minimo indispensabile per la promozione e così sono già da tempo alle prese con i calcoli sui crediti necessari, i più volenterosi, invece, sono alle prese con un’altra domanda: come riuscire ad ottenere la lode? Solo ai più meritevoli, infatti, è prevista la lode in aggiunta al voto finale e questo sarà possibile solo in presenza di alcuni requisiti: ecco quali.
Tutti i componenti della commissione d’esame dovranno essere concordi; è necessario prendere il massimo del punteggio di 100 senza i 5 punti del bonus; aver conseguito il massimo dei crediti scolastici senza alcuna integrazione; aver preso negli ultimi tre anni voti uguali o superiori all’8 anche in condotta; trovare concorde l’intero consiglio di classe sul proprio credito scolastico annuale ed ottenere il massimo punteggio anche alle prove scritte ed orali. Un lavoro piuttosto complesso ma al cui risultato finale in tanti studenti potrebbero ambire, decidendo così di dare il massimo anche in occasione dell’imminente Maturità 2017. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Oggi per quasi tutti gli studenti d’Italia è l’ultimo giorno di scuola: per alcuni però, non è ovviamente l’ultimo sforzo dell’anno visto che si avvicina la Maturità a grandi passi, con relative ansie e preoccupazioni. Ma oggi, in queste ultime ore di scuola, la mente prova a rilassarsi e si concentra nelle consuete “goliardie” da ultime ore tra i banchi, con l’addio ai compagni più piccoli e l’ingresso ufficiale nel “mondo dei grandi” con l’esame di stato alle porte. La “dedica” perfetta, quella che ogni anno su social e web si cerca per dare il proprio simpatico commiato ai compagni, non esiste, o quantomeno ognuno può avere la propria per gusti e simpatica diverse. Si va del serioso, «Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola di va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita»;
Al simpatico, «Scopo della scuola è quello di sostituire una mente vuota con una aperta. – ma nel tuo caso non c’è riuscito», prendiamo a prestito dalla grande raccolta di ScuolaZoo. Ma noi, personalmente, ne scegliamo un’altra adeguata anche per il prossimo Esame di Maturità che si avvicina: «La scuola finisce, ma noi no. Noi siamo infiniti. Anche se non capiamo niente di matematica». Non siete d’accordo? (agg. di Niccolò Magnani)
Prosegue il percorso di avvicinamento verso la temuta e attesa Maturità 2017, gli Esami di Stato che tutti hanno affrontato nella loro vita e per i quali non sono mai “morti” (ma vi dicono così tutti quelli che l’hanno passata, nessuno mentre la sta preparando!). Una curiosa riflessione portata in auge da uno studio di Skuola.net mostra come uno dei punti maggiormente temuto ancora dagli studenti delle Superiori è il caro-vecchio tema, la prima prova con cui si inaugura la Maturità Superiore anno dopo anno. Tra i temi e le tracce meno amate di sempre ricorrono spesso le categorie storiche, quelle dove infatti occorre una maggior propensione allo studio e alla riflessione ragionata. Nella top ten delle tracce più odiate della storia, stando ai dati di Skuola.net, troviamo l’analisi del testo su Umberto Eco del 2016, mentre salendo verso il picco di assoluto “indesiderata” ecco il tema storico sulla condizione della donna nel ‘900 (anno 2008, chi vi scrive se lo ricorda bene…). All’ottavo posto il saggio breve storico-politico sul bene comune e bene individuale, più che altro per la difficoltà nell’approfondimento “non banale”, al settimo invece il Tema Storico sull’Europa dal 1914 al 2014.
Ci si avvicina alla vetta con l’analisi del testo su Dante e il tema storico sull’unità d’Italia, con il quarto posto invece che vede tra le maturità peggio ricordate quella del 2015 con il tema storico sulla Resistenza. Ed eccoci sul podio al contrario degli studenti: tema storico sugli anni ’70 e il secolo breve, Tema storico sui Brics nel 2013 e, squillo di trombe, al primo posto a sorpresa un tema comunque interessante e molto carico di significato come la traccia delle Foibe nel 2010. I motivi non ci sono chiari, forse la molta ignoranza per un tema non sempre studiato nelle scuole (ma negli ultimi anni si è migliorato decisamente). Eppure per qualcosa potreste festeggiare: se proprio quel tema non lo avete sopportato, tranquilli, non potrà ripresentarsi in questa maturità!