Il Premio Nobel 2016 per la Fisiologia e la Medicina è stato assegnato a Yoshinori Ohsumi, biologo cellulare giapponese che ha scoperto il meccanismo dell’autofagia. Ancora una volta è stata premiata la ricerca di base, ancora una volta è stato premiato uno scienziato giapponese (è il quarto). Ohsumi, intervenuto al canale giapponese Nhk per commentare il prestigioso riconoscimento, si è detto “estremamente onorato per l’attribuzione del premio” e che ha sempre ritenuto interessante il tema del processo di decomposizione. Il direttore del Laboratorio di Biologia dello sviluppo dell’Università di Pavia, Carlo Alberto Redi, ai microfoni dell’Ansa ha evidenziato l’importanza della scoperta di Yoshinori Ohsumi: “L’autofagia è alla base di meccanismi fondamentali perché è il processo che porta all’autodistruzione di una cellula, una sorta di suicidio. Un processo che avviene in qualsiasi momento in ogni tipo di essere vivente complesso e in ogni fase, dall’embrione alla senescenza. E se avviene in modo deregolato, abbiamo lo sviluppo di una patologia”.
Yoshinori Ohsumi ha vinto il 107esimo Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina. Il biologo giapponese è stato premiato per i suoi studi sul meccanismo dell’autogamia, un processo di degradazione e autodistruzione con cui una cellula sacrifica alcune sue parti e le ricicla per garantire funzioni indispensabili. Grazie ai lavori del professor Ohsumi conosciamo i meccanismi molecolari dell’autofagia. Fornisce “combustibile” alle cellule dove necessario, rinnova le componenti cellulare e può eliminare batteri e virus dopo un’infezione. Inoltre, l’autogamia contribuisce allo sviluppi embrionale e alla differenziazione cellulare. Però, può avere anche effetti negativi: a questo processo sono state associate diverse patologie, come la malattia di Parkinson, il diabete di tipo 2, cancro e altri disturbi che compaiono negli anziani. Yoshinori Ohsumi con i suoi studi pionieristici ha identificato i geni coinvolti in questo meccanismo, dimostrandone la somiglianza con i processi in atto nell’organismo umano.
Il premio Nobel per la Medicina o Fisiologia 2016 è stato vinto da un giapponese, Yoshinori Ohsumi: l’annuncio pochi istanti fa dall’Accademia reale svedese di Stoccolma che ha spiegato anche il motivo per cui questo medico giapponese ha superato tutti gli altri 272 candidati alla vittoria. Ohsumi ha scoperto il meccanismo di autofagia, uno dei meccanismi fondamentali della biologia che permette alle cellule di riciclarsi e rinnovarsi. Grande sorpresa per un candidato che non era tra i primissimi papabili degli esperti ma che è stato premiato proprio per questa particolare scoperto che potrebbe essere molto utile nell’immediato futuro per poter comprendere come in un processo di smaltimento dei rifiuti, le nostre cellule sono in grado di distruggere le sue componenti diventate ormai inutili. Non solo, il premio Nobel in Medicina ha trovato e dimostrato anche il modo per trasportare questi rifiuti tramite la membrana cellulare: Ohsumi ha osservato questo processo col particolarissimo sistema del lievito usato per fare il pane, di fatto similissimo a quello usato dalle cellule del nostro organismo. Secondo gli esperti dell’Accademia, come hanno riportato su Twitter ufficiale del Premio Nobel, un malfunzionamento dell’autofagia può causare malattie come il cancro o degenerazione dei neuroni.
Un percorso che parte da lontano per il Premio Nobel 2016 della Medicina o Fisiologia: da lontano ma con un processo che sta arrivando agli sgoccioli. Alle 11.30 in diretta anche streaming video sul canale YouTube ufficiale dell’Accademia reale svedese andrà in scena l’annuncio e la premiazione del Nobel per la Medicina e non sarà neanche l’ultima tappa. A settembre del 2015 sono stati mandate le nomination per il premio di quest’anno, con il 31 gennaio che è stata fissata la data limite per la sottoscrizione dei 273 scienziati nominati e papabili vincitori. I report e gli studi sono poi continuati da marzo fino a giugno, con la valutazione dei lavori che ha avuto luogo in estate: a settembre, lo scorso mese, le raccomandazione ufficiali della Committenza ha aperto di fatto l’attesa per la grande giornata di oggi, 3 ottobre, dove ci sarà il tanto atteso annuncio. Ma è poi a dicembre che avverrà la Cerimonia completa dove verrà insignito il vincitore o i vincitori dell’ambito premio Nobel in campo medico-fisiologico. Tutto pronto, non resta che collegarsi.
Si aprono oggi, lunedì 3 ottobre, a Stoccolma le giornate dedicate all’assegnazione degli ambiti premi Nobel 2016 e in attesa di conoscere il vincitore del Premio Nobel 2016 in Medicina o Fisiologia in queste ore proseguono le previsioni su chi potrà avere la meglio realizzate dall’istituto Thomson Reuters che non si è rivelato del tutto infallibile in questo senso. Come riporta Focus.it, tra i candidati alla vittoria potrebbe spuntarla un americano. Nello specifico, il Nobel 2016 per la Medicina o Fisiologia potrebbe andare al trio a stelle e strisce James P. Allison, Jeffrey A. Bluestone e Craig B. Thompson che è stato in grado di spiegare il funzionamento delle proteine CD28 e CTLA-4 nella risposta immunitaria. A spuntarla, come avevamo detto appena sotto, potrebbero essere anche Gordon J. Freeman, Tasuku Honjo e Arlene H. Sharpe (USA e Giappone), così come Michael N. Hall, David M. Sabatini (USA e Svizzera). Occorre comunque specificare che le previsioni presentate dall’istituto comportano anche degli enormi limiti: basti pensare che dal 2002 sono stati 260 i candidati nominati ma solo 39 hanno vinto e non sempre nel medesimo anno delle previsioni (16, ad esempio, entro il secondo anno e solo 9 nell’anno della previsione).
Oggi conosceremo il vincitore del Premio Nobel 2016 in Medicina o Fisiologia. In attesa dell’assegnazione di questa onorificenza, sono stati rivelati i favoriti, cioè i candidati che ambiscono alla vittoria. Stando alle ultime indiscrezioni, tra i “papabili” ci sono Gordon J. Freeman, Tasuku Honjo e Arlene H. Sharpe per aver chiarito ruolo e vie molecolari legate a PD-1 (programmed cell death-1), uno dei principali target delle strategie immunoncologiche. Con loro sono candidati al Premio Nobel 2016 in Medicina o Fisiologia anche James P. Allison, Jeffrey A. Bluestone e Craig B. Thompson per aver spiegato come CD28 e CTLA-4 contribuiscano all’attivazione delle cellule T, modulando la risposta immunitaria (e anche in questo caso relativamente ai tumori). Michael N. Hall, David M. Sabatini e Stuart L. Schreiber sono, invece, candidati per la scoperta del regolatore di crescita Tor e mTor (rispettivamente Target of Rapamycin e mechanistic Target of Rapamycin).
Ecco come avviene il processo di selezione dei candidati al Premio Nobel per la Medicina o Fisiologia. A settembre vengono inviati oltre 3000 inviti riservati a designatori qualificati, che devono far pervenire i moduli compilati al Comitato entro e non oltre il 31 gennaio dell’anno successivo. Da marzo a maggio il Comitato invita rinomati esperti internazionali per la preparazione delle relazioni di valutazione, che avviene tra giugno e agosto. Ad ottobre, invece, si annuncia il vincitore, la vincitrice o i vincitori del Premio Nobel 2016 per la Medicina o Fisiologia. La scelta avviene tramite votazione il primo lunedì del mese di ottobre, appunto oggi, per quanto riguarda l’edizione 2016. La decisione è definitiva e senza appello. Dopo la votazione il vincitore, la vincitrice o i vincitori vengono informati e la decisione viene successivamente annunciata tramite conferenza stampa. Il 10 dicembre, invece, è prevista la cerimonia di premiazione a Stoccolma, dove i premi Nobel ricevono la medaglia, il diploma e il premio in denaro.
Oggi, lunedì 3 ottobre 2016, si apre ufficialmente la nuova stagione dei premi Nobel. Si partirà, come avviene di consueto, con l’assegnazione del prestigioso riconoscimento in Medicina o Fisiologia, assegnato per una scoperta di grande importanza nel campo della scienza della vita o della medicina. In questo campo potrebbe farla da padrone l’immunologia e in particolare l’immunoncologia, branca dell’oncologia che mira a sviluppare terapie antitumorali che non hanno solo il tumore come target ma anche il potenziamento del sistema immunitario per renderlo più abile nella lotta contro il cancro. Sono 273 in totale gli scienziati nominati per l’edizione 2016 del Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina. Il 31 gennaio è stato il giorno di scadenza per le candidature, che sono state valutate dal Comitato per il Nobel durante la primavera e l’estate. La decisione finale viene presa, invece, ad ottobre. Come avvengono le nomination? Il Comitato per il Nobel invia inviti riservati a persone competenti e qualificate per nominare i candidati.