Una operazione incredibile, quella che una mamma e la sua bimba, ancora un feto, hanno subito. E’ successo nel Texas, dove Margaret Boemer, alla 16esima settimana di gravidanza, si era recata a fare un controllo di routine. Ma i medici scoprono che la bambina che porta in grembo ha un tumore, il teratoma sacrococcigeo, che si sviluppa prima della nascita dal coccige, l’osso terminale della colonna vertebrale di un bambino. Non è raro che succeda, uno ogni 35mila nascite, di solito i medici aspettano che il bambino nasca e lo operano immediatamente, ma non sempre è così. Succede infatti a volte che si creino dei problemi come il blocco del flusso sanguigno; nel caso specifico ci si accorse che il tumore cercava di succhiare il sangue del feto e viceversa. Poteva dunque succedere che il tumore avesse la meglio e fermasse il funzionamento del cuore. Si è deciso così di tentare una operazione rarissima: estrarre il feto dal grembo materno e togliere il tumore. Si sono aspettate sette settimane prima di intervenire: il piccolo stava rischiando di morire, il tumore era diventato quasi più grosso del feto stesso. In sostanza, i medici hanno fatto “partorire” la mamma, ma il tumore era così vasto che hanno dovuto tenere il feto sospeso in aria e operare mentre il liquido amniotico fuoriusciva. Una situazione drammatica: diverse ore di intervento con il piccolo che rischiava di morire. Ma alla fine il tumore è stato eliminato e incredibilmente il feto rimesso nel ventre della madre. Il 6 giugno scorso Lynlee Hope nasceva: era la seconda volta, in quella che rimane come una storia davvero miracolosa.