La notizia della caduta della stazione spaziale cinese, Tiangong 1, sull’Italia ha sconvolto il nostro paese e creato anche un po’ di dovuta agitazione da parte dei cittadini che lo abitano. Su internet è possibile seguire in diretta live gli spostamenti proprio di questa stazione spaziale cinese grazie a Satview che è aggiornato in tempo reale e ci dice i movimenti che Tiangong 1 compie. Le previsionidei movimenti di questa ci dicono che il suo ingresso nell’atmosfera terrestre è fissato tra il 30 marzo e il 6 aprile proprio nei giorni in cui in Italia, e non solo, si festeggerà la Psaqua. I detriti di questa cadranno sulla Terra tra il 43° parallelo nord e il 43° parallelo sud che comprende il nostro paese da Firenze fino alla punta dello stivale. Si parla ovviamente di detriti che cadranno a stabilire l’impatto con il nostro pianeta, Satview offre delle delucidazioni interessanti e ci fa capire come questa si stia muovendo a grande velocità. Proprio lo strumento online viene utilizzato anche dagli addetti ai lavori per capire meglio le traiettorie e prevedere eventuali rischi. (agg. di Matteo Fantozzi)
PREAVVISO DI SOLI 40 MINUTI
Continua a tenere banco la notizia riguarda la stazione spaziale cinese, Tiangong 1, che si sta avvicinando verso la terra e che è attualmente senza controllo. Le varie agenzie spaziali stanno tenendo monitorata la tratta effettuata dalla stessa, e non è da escludere che qualche frammento possa ricadere anche sull’Italia. L’impatto, sempre che di questo si possa parlare, si avrà fra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo, indicativamente, attorno al periodo pasquale. Attenzione però ai falsi allarmismi, perché, come sottolineato dagli esperti dell’Asi (l’agenzia spaziale italiana), Claudio Portelli e Ettore Perozzi «sono davvero basse le probabilità che la stazione spaziale cinese Tiangong 1, o meglio i suoi frammenti, possano cadere sull’Italia, una probabilità talmente bassa da essere improbabile». In ogni caso, nessuno sta prendendo sotto banco la questione, anche se solamente poco prima dell’impatto scopriremo con certezza dove la stazione spaziale, o parte di essa, cadrà. La precisione assoluta si avrà infatti una manciata di minuti precedenti l’arrivo della stazione: «La conferma dell’area interessata avverrà – avverte la Protezione Civile – però, con un preavviso, sull’eventuale impatto, che potrebbe essere inferiore ai 40 minuti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOVE CADRA’?
Sono incerte le previsioni di impatto della stazione spaziale cinese Tiangong 1 con l’atmosfera. Potrebbero essere più precise nelle 36 ore precedenti il rientro. L’Italia rischia di essere coinvolta, perché l’eventuale caduta di frammenti potrebbe riguardare le Regioni a sud dell’Emilia-Romagna. Lo fa sapere la Protezione civile, che ha inviato la circolare a tutti i ministeri e alle Regioni. Nel documento si fa riferimento anche all’eventualità che la caduta dei frammenti avvenga nei giorni di Pasqua. Nel frattempo è stato istituito un tavolo tecnico di lavoro a cui partecipano, oltre all’Agenzia Spaziale Italia (Asi), anche il consigliere militare della Presidenza del Consiglio, i ministeri di Interno, Difesa ed Esteri, Enac, Enav, Ispra e la commissione speciale di Protezione civile. Come aveva già anticipato mediainaf, il rischio di danni è nullo. La situazione è monitorata anche dall’Istituto tedesco Fraunhofer, che ha raccolto le immagini di Tiangong 1 in banda radio grazie al sistema Tira, uno dei più potenti radar al mondo di osservazione di oggetti spaziali. (agg. di Silvana Palazzo)
STAZIONE SPAZIALE CINESE IN CADUTA SULL’ITALIA
La stazione spaziale cinese Tiangong 1 potrebbe cadere a breve sull’Italia. E’ fuori controllo ormai da tempo, e sta dirigendosi verso l’atmosfera terrestre, per poi abbattersi sulla nostra penisola. Secondo gli esperti del settore e i vari tecnici, l’arrivo dovrebbe essere previsto fra la fine del mese in corso, indicativamente attorno al 28/30 marzo, e l’inizio di quello successivo, entro il 4 aprile. Attenzione, la stazione spaziale non cadrà in massa sulla terra, ma solo alcuni frammenti potrebbero ricadere sul Bel Paese, con una probabilità di impatto molto bassa. La Protezione Civile vuole comunque trovarsi preparata nel caso in cui l’oggetto scientifico dovesse entrare nel nostro spazio aereo, e di conseguenza, sta monitorando con attenzione la situazione. L’area interessata, come fanno sapere, è molto ampia e in Italia dovrebbe coincidere con quella del centro-sud, indicativamente dall’Emilia Romagna in giù, ma non è da escludere che alcuni frammenti ricadano anche negli Stati Uniti, in Brasile, India e Cina.
SITUAZIONE MONITORATA
«L’Italia è coinvolta nel monitoraggio attraverso l’Agenzia spaziale italiana (Asi) – fa sapere la Protezione Civile a riguardo – il compito di Asi è tenere sotto controllo attraverso radar e telescopi il decadimento della stazione e per far questo ha coinvolto il proprio Centro di Geodesia Spaziale di Matera». La stazione cinese è stata lanciata in orbita il 30 settembre del 2011 dal centro di Jianquin, e sarebbe dovuta rientrare in maniera controllata, ma a partire dal marzo del 2016 qualcosa è andato storto, e di fatto, è divenuta autonoma e fuori controllo. «Il ritorno sulla Terra della Tiangong 1 – ha proseguito la Protezione Civile – è comunque monitorato da diversi sensori di osservazione nel suo percorso orbitale che registrano la posizione ed il tasso di decadimento». La situazione è molto complessa e solo nelle ultime fasi del rientro si capirà meglio dove Tiangong 1 andrà ad impattare.