Nelle conoscenze popolari si è sempre pensato che fosse una sorta di leggenda metropolitana. Andando a leggere studi scientifici poco conosciuti fuori dal giro degli addetti ai lavori si vede invece che già da anni gli studiosi ne avevano conoscenza anche se mancava una dimostrazione concreta. Si tratta del fatto secondo cui il feto nel ventre materno è in grado, in modo indipendente e spontaneo, in alcuni casi di “riparare” organi della madre che sono danneggiati inviando cellule staminali. Il trasferimento e l’incorporamento di cellule staminali fetali in organi della madre è infatti indicato come microchimerismo feto-madre e molti studiosi ne sono a conoscenza da anni. Uno studio effettuato nel 1996 ha dimostrato che ben precise cellule di un feto maschio sono rimaste nel corpo della madre per ben 27 giorni. Adesso uno studio effettuato nel 2015 e pubblicato sulla rivista Circulation Research dimostra che le cellule staminali del feto possono realmente guarire gli organi materni. Lo studio è stato effettuato su dei topi: una proteina fluorescente messa nel corpo dell’animale ha permesso ai ricercatori di seguire il flusso delle cellule staminali dalla placenta della madre fino al cuore della madre mentre veniva indotto un danno cardiaco al cuore. E’ stato così possibile scoprire come le cellule sono andate direttamente a prendere di mira le cellule cardiache danneggiate e si sono integrate perfettamente nel cuore della madre stessa. E’ stato come se le cellule fetali percepissero segnali precisi che hanno permesso loro di indirizzarsi verso la zona malata. Gli autori della ricerca hanno dichiarato di aver scoperto “un meccanismo potenzialmente evolutivo in cui il feto aiuta a proteggere il cuore della madre durante e dopo la gravidanza”.