Le frontiere dell’amore sono infinite. Transessual, homosexual, e adesso anche robosexual. Succede in Francia dove Lilly ha rivelato, postando alcuen foto sulla Rete, di essersi innamorata del suo robottino che ha reso “reale” stampandolo in 3-D e che ha intenzione di sposarlo: “Sono orgogliosa di essere robosexual, non facciamo male a nessuno e siamo felici”. Contenti loro. InMoovator, come si chiama l’essere, deve solo aspettare che la Francia renda legali i matrimoni tra esseri umani e macchine (o scatole di latta, come li definiva Will Smith nel film Io, robot). La donna ha spiegato in una intervista di aver cominciato a essere attrattadai robot all’età di 19 anni perché non le piacevano “i contatti fisici con le altre persone”. Non è una idea ridicola o cattiva, dice, semplicemente alternativa. Non ha voluto però dire se i due hanno rapporti sessuali. Questa storia non è in realtà soltanto la fantasia di una persona che ha evidenti problemi relazionali. Sono molti gli studiosi che reputano che nel futuro potrà diventare la normalità, ad esempio il dottor David Levy che ha detto che entro il 2050 gli esseri umani sposeranno i robot. Si tratta dell’autore di un libro dal titolo assai significativo: Love and sex with robots dove spiega che le macchine saranno modellate in modo da assomigliare alle celebrità dello spettacolo. D’altro canto chi non vorrebbe sposare una perfetta imitazione di Nicole Kidman o Brad Pitt?