Paolo Pillonca è morto, lutto nel mondo della cultura per la scomparsa del giornalista e scrittore sardo all’età di 75 anni. Come riporta l’Ansa, Pillonca si è spento la scorsa notte all’ospedale Brotzu, dove era ricoverato a seguito di una grave malattia. Originario di Osilo, lo scrittore si è laureato in Lettere Classiche alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari, per poi iniziare la ventura da insegnante prima alla scuola media statale di Seui e al Liceo Scientifico di Seui, poi all’Università di Sassari. Dal 1978 al 1988 ha diretto la redazione di Nuoro de L’Unione Sarda, per poi divenire fino al 2000 diretto dell’Ufficio Stampa della presidenza della Giunta Regionale. Simbolo culturale della Sardegna, Pillonca ha dedicato diverse opere alla sua terra: tra queste ricordiamo Chent’annos (1996), Laras (2000) e il romanzo Antonandria (2006). E’ stato inoltre autore insieme a Piero Marras di diverse canzoni.
“CI LASCIA UN GRANDE RAPPRESENTANTE DELLA SARDEGNA”
La notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro della Penisola, tanti gli attestati di stima e grande cordoglio per la scomparsa di uno degli scrittori più conosciuti della Sardegna. Franco Siddi, consigliere di amministrazione della Rai e suo amico di lunga data, ha commentato così ai microfoni dell’Ansa: “Ci lascia un grande rappresentante della cultura sarda, un uomo dalla grande umanità, per me un fratello maggiore. Una persona pacata, non sprecava mai le parole. Si è battuto tanto per la lingua sarda e mi piace ricordarlo per essere stato lui a commentare alla Rai la prima messa celebrata in sardo e trasmessa dal servizio pubblico”. Questo, invece, il messaggio del leader indipendentista sardo Pier Franco Devias: “un uomo onesto e sincero, modesto, profondamente determinato, che ha dedicato tutta la sua vita per il popolo sardo e per difenderne e divulgarne la sua cultura. Non solo la famiglia, non solo i tantissimi amici, ma tutti i figli liberi della nazione oggi lo piangono sconsolati. Adiosu, e grassias pro totu su chi as fatu, Zigante de Sardigna”, riporta L’Unione Sarda.