La seconda scelta più gettonata in questo Esame di Stato 2017, è stata indubbiamente quella relativa alla tipologia D, ovvero il tema di attualità meglio noto come tema di ordine generale e basato sul “Progresso”. A preferirlo rispetto alle altre tipologie e tracce sono stati il 21% degli studenti. Argomento incentrato sull’attualità, sebbene prendesse spunto da un testo di Edoardo Boncinelli, genetista italiano 76enne. Tutto partiva dalla citazione “Per migliorarci serve una mutazione”, una eccezionale intuizione probabilmente ancora più raffinata rispetto al catastrofico invito all’estinzione di massa lanciato di Caproni. Alcuni studenti hanno criticato comunque la scelta del tema generale come per esempio i maturandi palermitani che, intervistati da Meridionews.it hanno asserito: “Nemmeno il tema di carattere generale era così generale come gli scorsi anni, rendendo anche questo complesso come gli altri”. Non si è detto del medesimo parere, invece, uno studente di Pontedera che, intervistato da QuinewsValdera.it ha ammesso di aver scelto la Tipologia D commentando: “Mi è sembrato facile, quest’anno le prove erano cambiate e ogni traccia aveva numerosi suggerimenti per aiutare gli studenti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo) Clicca qui per gli speciali Maturità con titoli e tracce svolte: Diretta live Prima Prova – Analisi del Testo (Tipologia A) – Saggio breve e articolo di giornale (tip. B) – Tema storico (tip. C) – Diretta live Seconda Prova
La nostra splendida squadra della maturità ha elaborato in tempi record un tema originale a partire anche dalla traccia svolta dai maturandi oggi a carattere di ordine generale. Seguendo anche i primi commenti sui social, la tipologia D non è stata scelta da molti anche per di non facilissima e immediata lettura con un argomento sì attuale ma anche molto “richiedente” un’approfondimento non banale. Rachele Alvarado, studentessa di marketing e comunicazione nell’Università Iulm di Milano, ha elaborato per noi quello che avrebbe potuto scrivere come tema se fosse ancora sui banchi del liceo. Ne è uscito un ottimo spunto sul macro-tema “progresso” prendendo spunto dall’avvento dei social letteralmente esplosi in soli 13 anni. «Abbiamo in tasca a portata di un click dispositivi che hanno accesso al sapere mondiale. Tutto ciò avrebbe dovuto rendere il sapere democratico, alla portata di tutti, avrebbe dovuto creare maggiore apertura mentale, ma purtroppo non è sempre stato così», si chiede la nostra collaboratrice. Internet sfruttato troppo poco, o almeno non usato per estendere il nostro sapere, è questo il problema?
Il parallelo con il “supermercato” rende perfettamente l’idea: «Questo perché progresso tecnologico e progresso civile non sono sinonimi, non vanno di pari passo. Come se internet fosse un supermercato con un’offerta di prodotti infinita, dove tutto è a disposizione, ma in cui l’utente medio finisce per comprare sempre le stesse cose, per paura di fronte all’offerta sterminata». E da qui nascono anche problemi quali l’emulazione, lo slut-shaming, le stesse fake news, e quant’altro: e dunque? Il progresso è tutto “cattivo”? Seguite il percorso finale del nostro tema e lo scoprirete… (agg. di Niccolò Magnani)
Gli studenti che hanno scelto di affrontare la traccia della tipologia D per la prima prova della Maturità si sono imbattuti in Edoardo Boncinelli e nel suo articolo sul progresso e la mutazione, pubblicato la scorsa estate dal Corriere della Sera. Ma chi è Boncinelli? Per oltre 20 anni ha lavorato presso l’Istituto internazionale di genetica e biofisica del Cnr di Napoli. Trasferitosi a Milano, ha diretto il laboratorio di biologia molecolare presso il San Raffaele e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del Cnr. A lui e al suo gruppo si deve la scoperta dei geni omeotici nell’uomo, che progettano il corretto sviluppo dell’organismo. Una scoperta così importante che nel 2011 il Corriere della Sera la incluse tra le 10 scoperte italiane da ricordare nella storia d’Italia. Boncinelli ha dedicato la sua vita allo studio della genetica e della biologica molecolare, ma è anche un appassionato grecista e un noto saggista. (agg. di Silvana Palazzo)
Il tema del progresso per la tipologia D della prima prova della Maturità 2017 viene proposto partendo dall’analisi del genetista Edoardo Boncinelli. Sulle colonne de La Lettura, rivista mensile del Corriere della Sera, si è interrogato sulla possibilità che si sia fermato. Il concetto stesso è stato messo in discussione negli ultimi anni dal progresso materiale, «divenuto sempre più imponente, per non dire travolgente», seppur non in egual modo nelle diverse parti del mondo, e dall’aumento della conflittualità, anche a livello internazionale. Per Boncinelli però non esiste solo un progresso materiale, «fatto di realizzazioni e conoscenze, di natura prevalentemente tecnico-scientifica», ma anche un progresso morale e civile, «che coinvolge soprattutto i comportamenti e gli atteggiamenti mentali». Se il primo corre veloce, lo stesso non si può dire del secondo, che «stenta, e a volte sembra retrocedere, seppur temporaneamente». Per il genetista i problemi nascono proprio dalla confusione di questi due tipi di progresso.
La diversa velocità dipende dalla dimensione: il progresso materiale è frutto di un lavoro condiviso, quello morale e civile parte da comportamenti individuali. Se da un lato allora i cambiamento culturali avvengono senza remore e impacci, dall’altro quelli biologici «richiedono quindi decine e centinaia di migliaia di anni, praticamente un’eternità». Le cose, però, possono cambiare: è possibile accelerare i mutamenti biologici, «sottoponendo gli uomini ad adeguate pressioni selettive, ma l’operazione appare decisamente complessa e anche rischiosa» e quindi difficile da mettere in pratica. Si può indirizzare anche esternamente la nostra evoluzione biologica, modificando in laboratorio parte del nostro genoma. «Saremmo così la prima specie che modifica il corso della propria evoluzione biologica, utilizzando le conoscenze scientifiche accumulate grazie alla propria evoluzione culturale».
Tra le tracce più gettonate della prima prova della Maturità c’è sicuramente il tema della tipologia D, cioè quello di attualità, che viene comunemente chiamato “di ordine generale”. Gli studenti che non vogliono correre rischi con l’analisi del testo e che non si sentono a loro agio né con il saggio breve (o articolo di giornale) e il tema storico, possono optare per questa soluzione che offre schemi meno rigidi. Per gli esami di Stato di quest’anno è stato proposto un articolo di Edoardo Boncinelli per la tipologia D. «Per migliorarci serve una mutazione», recita il titolo dell’articolo pubblicato su La Lettura del Corriere della Sera il 7 agosto 2016. Per il tema di attualità della Maturità 2017 è stato, dunque, scelto il tema del progresso nella storia. Il Miur ha quindi chiesto agli studenti sviluppare un elaborato riflettendo su cinque aspetti in particolare: sul significato di “progresso”, “civiltà” e sulle reciproche interazioni; sul senso da attribuire a “progresso materiale” e “progresso morale e civile”; sulle ragioni per le quali è difficile mettere in pratica “precetti” virtuosi; sulla forza e sulle conseguenze dell’emulazione; infine, sul paradosso rappresentato dalla coesistenza del livello civile della società e della devianza di (taluni) singoli che ne fanno parte. A tutto ciò può essere ovviamente aggiunto in maniera coerente un pensiero personale critico sull’argomento.
Quali tracce sono state proposte negli anni passati per la tipologia D della prima prova della Maturità? L’anno scorso il tema d’attualità fu sui confini e i limiti naturali. Il brano proposto fu quello di Piero Zanini, architetto che si occupa anche di antropologia e geografia, tratto da “Significati del confine – I Limiti naturali, storici, mentali” (qui il tema svolto dal nostro team). Nel 2015, invece, fu proposto un brano di “Io solo Malala”, scritto da Malala Yousafzai con la corrispondente di guerra Christina Lamb. Il tema verteva, dunque, sul diritto all’istruzione che ogni studente dovrebbe possedere (qui il nostro elaborato). Il 2014 fu, invece, l’anno di Renzo Piano e dell’Italia, «Paese straordinario e bellissimo, ma anche fragile». Nell’articolo riportato da Il Sole 24 ore veniva esposta la critica sullo stato di abbandono delle città e in particolare delle periferie, che rappresentano il futuro per le nuove generazioni (clicca qui per il nostro tema). Nel 2013 il Miur scelse, invece, di puntare sulla cooperazione e la creatività, partendo da un testo di Fritjof Capra. Fu scelto il saggio “La rete della vita” per un tema sull’ambiente, sul rapporto tra ecosistemi ed esseri viventi (per il nostro svolgimento clicca qui).
Per affrontare al meglio la traccia della tipologia D per la prima prova della Maturità è importante conoscere bene l’argomento proposto dal Miur per analizzarlo sviluppando un ragionamento logico e scorrevole. Per impostare e scrivere un buon tema bisogna innanzitutto leggere con attenzione la traccia per capire cosa esattamente il Miur chiede di fare. Sottolineare le parole chiave è allora utile per tenere a mente ciò su cui verterà il tema. Scriverlo subito è inutile, invece bisogna annotarsi tutte le nozioni che sorgono sull’argomento da usare per una riflessione originale. Così si può passare alla costruzione dell’impalcatura, perché il tema deve risultare fluido e coerente. Lo schema deve prevedere un’introduzione, lo svolgimento nel quale sviluppare la tua riflessione con riferimenti ai testi e una conclusione. Le varie sezioni devono essere interconnesse per rendere tutto scorrevole. Bruschi cambi di argomento o forzature potrebbero infatti penalizzare l’elaborato, che ovviamente va ricontrollato attentamente prima di essere consegnato.