Huawei P20 Pro, recensione dell’ultimo smartphone del colosso delle telecomunicazioni cinese. Un apparecchio di altissimo livello, in grado di soddisfare tutte le necessità degli utenti: da chi lo usa per lavorare a chi lo utilizza per giocare, fino agli amanti della fotografia. Recensioni e pagelle a cinque stelle dai siti specializzati, con Tomshw che sottolinea la solidità della realtà cinese, che possiede già oltre il venti per cento del mercato italiano e che punta ad espandere il proprio marchio ulteriormente. Non siamo ai livello di Samsung e neanche a quelli di Apple, ma non è da escludere che ci sia un sorpasso a breve giro di posta soprattutto osservando il trend di crescita del 2017. Huawei P20 Pro sarà tra gli smartphone di punta del prossimo periodo: schemo con il notch, che contiene la fotocamera anteriore e i sensori ambientali, e linguetta piccola, a differenza degli apparecchi marchiati Apple.
HUAWEI P20 PRO, RECENSIONE
Huawei P20 Pro è disponibile in tre colori: Rose Gold, Mildnight Blue, Black e Twilight. Per quanto riguarda la piattaforma hardware, si tratta del SoC Kirin 970, un octa core composto da 4 core Cortex A73 da 2.36 GHz e quattro Cortex A53 da 1.8 GHz, a basso consumo e prestazioni limitate, come sottolinea Tomshw. La memoria RAM è pari a 6 GB, una quantita decisamente soddisfacente. Sistema reattivo e applicazioni veloci. Per quanto riguarda lo schermo, è da 6.1’’ e ha un rapporto di forma 18.7/9, con una risoluzione di 2240×1080 pixel. Immagini dunque nitide e precise, uno schermo OLED con colori “accesi e profondi”. E non poteva mancare la lettura dell’impronta digitale, definita fulminea, e il riconoscimento del volto, perfetta in condizioni di buona-media luminosità. Ottime prestazioni per l’audio, anche se non c’è un accesso per il jack audio, mentre la fotocamera è una delle caratteristiche migliori di P20 Pro: foto e video di altissima qualità. Una pecca da sottolineare: non si può espandere la memoria.