Siamo nel 2014, ma poche notizie riescono a catturare l’attenzione e l’immaginario collettivo come quelle che parlano di dinosauri. Persino da noi, nel Vecchio continente, dove l’interesse per queste affascinanti creature è molto contenuto se confrontato con quanto accade nelle Americhe. Quando poi abbiamo a che fare con un nuovo, gigantesco carnivoro allora il piatto è servito.
Nella recente pubblicazione di Christophe Hendrickx e Octávio Mateus, due paleontologi della Universidade Nova de Lisboa and Museu da Lourinhã, sulla rivista di settore PLoS ONE viene descritta una nuova specie di dinosauro carnivoro le cui ossa sono state da poco rinvenute in Portogallo: la specie è chiamata Torvosaurus gurneyi e il suo cranio aveva delle dimensioni tali – stimate in circa 110 centimetri – da porlo certamente al vertice della catena alimentare del suo tempo.
Alla fine del periodo Giurassico, questa è l’età attribuita al nuovo carnivoro, l’aspetto del nostro Pianeta era decisamente diverso da quello odierno e un elemento in particolare mancava dalla geografia: l’Oceano Atlantico, che proprio in quel periodo cominciava a frammentare i continenti dell’emisfero settentrionale separando Europa e Nord America. Non stupisce quindi che le faune rinvenute in Portogallo, incluso Torvosaurus gurneyi, abbiano molto in comune con quelle rinvenute nell’ovest degli Stati Uniti ed in particolare Colorado e Utah.
Il Torvosaurus, infatti, venne scoperto per la prima volta in America e in seguito anche in Europa e rappresenta un ottimo esempio per far comprendere quanto possa cambiare l’aspetto del Pianeta quando si ragiona su tempi geologici. La nuova specie descritta recentemente raggiungeva dimensioni considerevoli per un carnivoro del Giurassico, con una lunghezza vicina ai dieci metri ed un’altezza di quasi quattro. Ciò che cattura l’attenzione sono ovviamente i grandi denti, massicci e lunghi fino a dieci centimetri, tipici dei grandi dinosauri carnivori.
La corporatura e il cranio specializzato sono segni evidenti di come questa specie fosse adattata alla predazione di animali anche di grandi dimensioni. In Europa sono stati rinvenuti gli scheletri fossilizzati di alcuni dinosauri erbivori, inclusi i grandi sauropodi, che certamente potevano rientrare nella lista di possibili prede di un Torvosaurus.
A destare interesse è soprattutto il contesto geologico da cui proviene la nuova specie. Il Portogallo infatti preserva importanti giacimenti fossiliferi che ci aprono una finestra su un intervallo di tempo in cui Europa ed America costituivano un unicum; di conseguenza abbiamo una grande opportunità di costruire un vasto ecosistema vecchio di 150 milioni di anni. Ne sono esempio non solo grandi e spettacolari predatori; ma anche altri fossili minuti ma eccezionali, come ad esempio piccoli embrioni di dinosauri carnivori da poco usciti dall’uovo.
L’insieme di queste scoperte – e di molte altre, ci auguriamo – ci fornisce nuovi strumenti per calibrare al meglio una sorta di macchina del tempo che ci aiuta a comprendere la storia della vita sul nostro pianeta e come gli ecosistemi si siano succeduti e modificati nel tempo.