Articoli per l’igiene personale, cosmetici, shampoo e detersivi. Non sempre bellezza e salute vanno di pari passo. Molti di questi prodotti contengono sostanze chimiche tossiche. Come fare quindi per pulire a fondo senza rimetterci la salute e inquinare l’ambiente? Niente di meglio che ricorrere ai trucchi tramandati di madre in figlia prima dell’avvento della chimica. Efficaci, economici, rispettosi della salute e dell’ambiente. Ecco di seguito i «consigli della nonna» per una pulizia perfetta all’insegna della salute. Tra le sostanze più indicate aceto, limone, bicarbonato, sapone di marsiglia con qualche gocciolina di oli essenziali per lavare corpo e capelli.
Come creme,per il viso rosa mosqueta e aloe, per il corpo olio di mandorle o cocco. Il limone è un potente sgrassante (data la sua alta acidità), è un disinfettante e oltretutto fa bene sia alle unghie sia alla pelle. Qualche vitamina in meno, ma più o meno le stesse proprietà, sono contenute nell’aceto. Il bicarbonato riesce a sgrassare con la stessa efficacia, ma sopratutto non fallisce mai come disinfettante. Utilizzare quindi questi ingredienti naturali permette di pulire perfettamente sia piatti che superfici e pavimenti, a un costo di poco più di 3 euro al mese. E se ci vuole anche un po’ di schiuma, basta acquistare le noci saponine.
La soluzione migliore, più naturale ed economica sono le «lavanoci». Con un chilo di «lavanoci» si lava per un anno intero, non ci sono controindicazioni per l’ambiente, il bucato resta pulito, morbido e inodore. E come rivela il sito pickthesoap.com, per un bucato di 5 kg bastano 5 gusci di lavanoci, riutilizzabili 2/3 volte a seconda della durezza dell’acqua.
Passate una spugna imbevuta di acqua calda e bicarbonato o acqua calda e aceto bianco. L’aceto è sgrassante e anticalcare e rende le superfici luminose: è indicato per i fornelli in acciaio. Naturalmente, una passata di spugna bagnata solo con acqua calda, subito dopo aver sporcato il fornello, prima di cucinare nuovamente, è la soluzione più economica ed eco-compatibile.
Sono da evitare assolutamente i prodotti in spray specifici (contengono soda caustica, solventi e molte altre sostanze nocive). C’è anche il rischio di non riuscire a rimuoverli del tutto. I residui rimanenti negli interstizi del forno si liberano sui cibi cotti successivamente. La prima regola è pulire il forno spesso, utilizzando acqua calda in cui sia stato sciolto bicarbonato, limone o aceto bianco e lasciare agire qualche minuto.
Per lavare i piatti, l’acqua con cui hai cucinato la pasta è ottima perché contiene amido, utile a ridurre le quantità di detersivo per piatti. Meglio lavare i piatti subito dopo il pasto, quando l’acqua è ancora calda, altrimenti si può sciogliere del bicarbonato in acqua calda, avendo cura di risciacquare bene. Il limone è un ottimo sgrassante.
Occorre leggere bene gli ingredienti dei prodotti in commercio. Se sono presenti sostanze che non riconoscete come naturale, significa che quell’articolo non è del tutto sicuro. Negli Usa esistono per esempio dei saponi prodotti solo con olio d’oliva, acqua e sale. Tutti i prodotti sicuri dovrebbero essere così. Particolarmente utile è il sito www.cosmeticsdatabase.com. Tra i consigli c’è quello inoltre di recarsi nei negozi alimentari bio. Ma anche là, non basta entrare a occhi chiusi e acquistare la prima cosa che capita a portata di mano. Occorre sempre verificare gli ingredienti, anche perché alcune compagnie evitano di usare delle sostanze per i prodotti alimentari, ma le ammettono per quelli di bellezza.
Ogni giorno il nostro corpo viene esposto a sostanze che possono danneggiarlo. Si tratta di agenti chimici, additivi o ingredienti dei prodotti che usiamo più spesso e molti di questi possono trovarsi in shampoo, detersivi e cosmetici. La principale causa della tossicità è il fatto che molto spesso le sostanze non sono testate. L’associazione Skin Deep ha scoperto che negli Stati Uniti l’89% degli ingredienti di prodotti cosmetici e per l’igiene personale non sono mai stati testati per la sicurezza dalla Cosmetic ingredient review, l’authority americana incaricata di farlo. La Cir ha citato dieci ingredienti come sconsigliabili dalla sua fondazione nel 1976. L’Ue, che nella cosmetica aderisce a standard molto più severi degli Stati Uniti, ha vietato 1.300 ingredienti che sono noti o seriamente sospettati per il fatto di causare il cancro.
Ecco una lista dei pericoli ai quali ci esponiamo ogni volta che usiamo uno di questi prodotti.
Contengono tensioattivi anionici o ionici, che possono entrare a contatto per inalazione delle polveri, per contatto o per ingestione. Provocano o rinforzano le allergie, attaccano la parte grassa e protettiva della pelle, tolgono lo strato di grasso e lo corrodono, producendo dermatiti. Per ingestione provocano vomito, nausea, diarrea, dolori allo stomaco e all’addome. Nei detersivi è inoltre presente l’acido fosforico, che può causare variazioni del pH con danni alla vita acquatica.
Contengono ethylparaben, una sostanza generalmente considerata sicura quando è usata in percentuali basse (0,04% – 0,08%). Anche se molti studi hanno trovato un legame tra parabeni e il cancro al seno. Uno studio in Inghilterra ha riscontrato che alti livelli di parabeni sono stati rilevati nei tumori della mammella. Trovando elevate concentrazioni di parabeni in 18 su 20 casi di tumore al seno.
Possono contenere fino a 4mila diversi ingredienti, quasi tutti sintetici. Le fragranze sintetiche causano mal di testa, vertigini, eruzioni cutanee, scoloramento della pelle, tosse violenta e vomito, asma e reazioni allergiche della pelle. E provocano inoltre effetti sul sistema nervoso centrale causando depressione, iperattività, irritabilità, incapacità di concentrarsi e altri cambiamenti nel comportamento.
La sostanza più dannosa è lo ftalato, che causa disturbi al sistema endocrino e al sistema riproduttivo, soprattutto nei ragazzini, e si sospetta che l’incremento dell’infertilità maschile sia direttamente correlata all’esposizione agli ftalati. E dai test nelle urine è emerso che i bambini che utilizzano baby shampoo, lozioni e prodotti in polvere hanno nel loro organismo il quadruplo degli ftalati degli altri bambini.
Prodotti idratanti,rossetti, profumi, lucidi delle unghie, trucchi, shampoo, colori dei capelli, deodoranti e dentifrici contengono non uno ma ben otto sostanze tossiche. Si tratta di ftalati, parabeni, muschi, butilacetati, catrami di carbone, formaldeidi, talco e toluene.
Nei deodoranti in particolare si trovano formaldeide e talco. Il formaldeide, vietato nell’Unione europea ma non negli Stati Uniti, può essere cancerogeno e può provocare l’asma, oltre a irritare gli occhi e la trachea. Anche il talco è cancerogeno e provoca il tumore all’ovaio. Inoltre, le particelle di talco sono simili a quelle dell’amianto e possono causare il cancro ai polmoni.
Sono potenzialmente dannosi per la presenza di butilacetato e toluene. Il butilacetato è un solvente che previene lo scheggiarsi dello smalto. Questa sostanza chimica può causare pelle secca e screpolata. Respirare i vapori di butilacetato può causare sonnolenza e vertigini. Il toluene invece riduce la fertilità e le probabilità di portare felicemente a termine la gravidanza.
(Pietro Vernizzi)