Dopo le dichiarazioni del ministro dell’istruzione Stefania Giannini, che in un’intervista al Sole24ore ha ribadito l’innovazione del concorso scuola 2016, parlano anche la Cgil e il Movimento 5 Stelle: entrambi denunciano come la selezione non sia “equa” per tutti gli insegnanti e non risolva i problemi della carenza di docenti. Intervistato sempre dal Sole24ore Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil afferma: “Abbiamo prodotto un ricorso rispetto al piano di immissione in ruolo perché vengono escluse le seconde fasce e la scuola dell’infanzia. I posti sono pochi e non vengono garantiti alle persone che hanno maturato i 36 mesi”. E anche Silvia Chimenti del M5S, parlando con il Sole24ore, attacca il concorso scuola 2016: “E’ una grande truffa e un grande inganno, non andrà a coprire i numeri del fabbisogno delle scuole e avremo anche il prossimo anno 100mila supplenze. E’ un concorso per docenti abilitati cioè che hanno già i titoli per insegnare quindi è uno spreco di risorse pubbliche”.Interviene anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sul concorso scuola 2016 il cui bando è stato pubblicato a fine febbraio. E lo fa in un’intervista a il Sole24 Ore in cui sottolinea l’importanza della selezione per il mondo della scuola: “Si ritorna a un concorso epocale nei numeri ma che ripristina la regolarità delle assunzioni della scuola, cioè qualitativa. I bandi sono arrivati in ritardo su una prima data che non era perentoria e per via di un percorso amministrativo complicato. Credo che i criteri inseriti nel conosro sia per le prove che per la lingua staniera siano assolutamente e per la prima volta riferiti a uno standard internazionale. Questo sarà un concorso molto selettivo ma si tiene conto anche del percorso e degli anni di servizio dei docenti e per la prima volta si riconoscono titoli come il dottorato di ricerca. Siamo certi che i docenti vincitori di concorso saranno in cattedra il 1 settembre 2016. Al netto del potenziamento avremo 100mila inegnanti assunti nel triennio e la scuola italiana passa da un’età media di 50 a 40 anni”. (clicca qui per vedere l’intervista)
Non solo annunci di ricorsi dei docenti esclusi dalla selezione, arriva anche una petizione sul concorso scuola 2016. A lanciarla è il portale Professione Insegnante (PI), come riportato da OrizzonteScuola: “Per 50 centesimi non farò il commissario al concorso a cattedra 2016”. Obiettivo boicottare la candidatura a commissario d’esame. Gli insegnanti infatti ritengono “assolutamente inadeguato il compenso per i commissari di esame, per i quali il bando prevede un compenso base di 209 euro al lordo, 50 centesimi di euro per ogni elaborato scritto corretto e 50 centesimi di euro per ogni prova orale. Nel bando si legge che i compensi non potranno superare i 2.051,00 euro, ma tale cifra non potrà essere assolutamente raggiunta considerato il numero di candidati che ogni commissione è chiamata ad esaminare. Come è noto, infatti, ciascuna commissione potrà esaminare al massimo 500 candidati, mentre per raggiungere la suddetta somma di 2051,00 bisognerebbe esaminare più di 1800 candidati”. (clicca qui per leggere tutto)
Dopo le polemiche delle ultime ore, che hanno interessato numerosi docenti esclusi dalla selezione per accedere al concorso scuola 2016 e i relativi ricorsi da parte del sindacato Anief, il tema si fa sempre più scottante. Nelle ultime ore, inoltre sono state chiarite le modalità riguardanti la capacità linguistica che ciascun docente dovrà dimostrare durante le due prove. Nello specifico, dal sito orizzonte scuola.it si evince come i vari candidati dovranno dimostrare, non solo di riuscire a comprendere la lingua straniera scelta attraverso un test a risposta multipla, cosa che avviene allo scritto, ma all’orale bisognerà mostrare di possedere la capacità di comprensione e conversazione della lingua straniera almeno ad un livello B2. Il candidato inoltre, dovrà realizzare anche una lezione simulata e confrontarsi con la commissione sul contenuto della lezione. Per dimostrare il proprio livello di comprensione e conversazione della lingua, il candidato avrà a disposizione solo cinque minuti.
Si annuncia un concorso scuola 2016 pieno di ricorsi da parte dei docenti esclusi dalla selezione. A pochi giorni dalla pubblicazione del bando da parte del ministero dell’Istruzione e dell’apertura delle iscrizioni online, il sindacato Anief, come annunciato nei giorni scorsi, ha avviato le procedure per fare ricorso. Per il concorso scuola 2016 l’Associazione sindacale professionale fa infatti sapere di aver predisposto i modelli cartacei e invita “a presentare domanda e ricorrere entro il 30 marzo i laureati senza abilitazione, i diplomati ITP e magistrale a indirizzo sperimentale linguistico, i docenti di ruolo, gli specializzandi Pas, Tfa sostegno e Afam, gli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, i laureandi SFP”. L’Anief si fa forte del fatto di aver già vinto i ricorsi nel 2012 quando il Tar del Lazio sancì “la legittimità della partecipazione alle procedure concorsuali dei laureati non abilitati, annullando il bando nella parte che li escludeva” (clicca qui per leggere i dettagli)