Al via oggi a Siena la storica corsa di cavalli, il Palio, dedicato alla Madonna di Provenzano. Il consueto appuntamento ha inizio alle 15.30 con la benedizione del fantino e del cavallo. Sono normalmente dieci su diciassette le Contrade che partecipano: corrono di ‘diritto’ le sette Contrade che non hanno corso il Palio dell’anno precedente nella stessa data – per il Palio di Luglio 2009 avrebbero quindi dovuto correre Chiocciola, Civetta, Oca, Drago, Tartuca, Lupa e Onda -; mentre le altre tre sono state sorteggiate l’ultima domenica di maggio tra le dieci che invece vi avevano partecipato – e per quest’anno sono state estratte Pantera, Istrice e Valdimontone -.
Ma un imprevisto ha scombinato le carte: a causa dell’infortunio subito dal cavallo della Civetta nella Prova Generale di ieri, saranno solamente 9 le Contrade che parteciperanno all’edizione 2009.
I cavalli vengono assegnati per estrazione a sorte da una rosa di cavalli selezionati tra quelli fisicamente idonei.
Questo primo passo, che viene indicato col termine specifico di “Tratta”, è già avvenuto tre giorni fa, lunedì 29 giugno; per dare la possibilità ai fantini (questi invece scelti dalle rispettive Contrade) di prendere dimestichezza con gli animali loro assegnati, vengono svolte 6 corse di prova, una la mattina ed una il pomeriggio, per i tre giorni successivi.
Ora è giunto, quindi, il fatidico giorno: una volta compiuti tutti i gesti di rito si dà il via alla corsa, a cui il pubblico può assistere o a pagamento, dai palchi sistemati attorno alla Piazza o dalle finestre e balconi che vi si affacciano, oppure gratuitamente dall’interno della Piazza.
La corsa del Palio è preceduta da un corteo (Passeggiata Storica) a cui prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena.
Il corteo parte dalla Piazza del Duomo nelle prime ore del pomeriggio, e si snoda per alcune vie del centro cittadino prima di sfilare nella Piazza del Campo.
La corsa vera e propria consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, opportunamente sistemata e attrezzata allo scopo, montando a pelo (senza sella) il cavallo.
Di seguito il programma del Palio di Provenzano, nei dettagli.
ore 15.30 – Dopo la vestizione della comparsa, nelle Contrade partecipanti alla corsa, ha luogo il rito della benedizione del cavallo e del fantino nel rispettivo oratorio. Il sacerdote, conclude il mistico rito, con l’augurio che è quasi un ordine: “Vai e torna vincitore!”.
Le comparse delle Contrade e i figuranti del Comune attraversano il centro storico soffermandosi in Piazza Salimbeni, al ‘casino dei Nobili’, davanti a Palazzo Chigi Saracini e in Piazza del Duomo ad eseguire la sbandierata.
ore 16.30 – Partenza del corteo dal cortile del Palazzo del Governo in Piazza del Duomo, per raggiungere Piazza del Campo.
ore 17.20 – Il Corteo Storico entra nella Piazza, secondo l’ordine della prima prova.
ore 19.30 – Il Drappellone viene issato sul Palco dei Giudici mentre si effettua la sbandierata finale dei diciassette alfieri.
LA CORSA
Concluso il Corteo, uno scoppio del mortaretto annuncia l’uscita dei cavalli dall’Entrone. Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo e anche ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si avvicinano al punto della ‘mossa’ dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi.
L’ordine di entrata è stabilito a sorte: all’interno di uno speciale meccanismo con un lungo collo innestato su un contenitore ovale, vengono inseriti dieci barberi (palline dipinte con i colori delle Contrade); rovesciata la bottiglia i barberi si allineano casualmente lungo il suo collo dando così origine all’ordine di partenza. L’operazione viene effettuata tre volte in modo che il mossiere abbia la facoltà di utilizzare due mosse di riserva, nel caso che non vi siano le condizioni per una partenza regolare.
Le Contrade vengono chiamate tra i canapi secondo l’ordine di estrazione, mentre la decima entrerà di ‘rincorsa’ (solo quanto lo riterrà opportuno) decidendo così il momento della mossa. A questo punto il mossiere abbasserà il canape anteriore dando inizio alla Carriera. Se la partenza non è valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli che dovranno tornare al punto di partenza.
I cavalli dovranno compiere tre giri di pista per un totale di circa 1000 metri e solo al primo arrivato è riservata la gloria della vittoria, sanzionata da tre giudici. Anche il cavallo ‘scosso’ ossia senza fantino può riportare la vittoria per la sua Contrada.
IL TE DEUM
I festeggiamenti iniziano subito: i contradaioli ricevono il Palio e con quello si recano in Provenzano per cantare il Te Deum di ringraziamento.
Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo fino all’autunno, quando tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la ‘cena della vittoria’ a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d’onore, il cavallo vittorioso