I presidi che lamentano da tempo i risultati del concorso scuola per i docenti che stanno ancora cercando di ottimizzare le tante cattedre rimaste vuote con le assegnazioni provvisorie di un anno in attesa di tamponare il problema: anche il concorso per i dirigenti scolastici desta molti disagi, con le reggenze che vedono troppi pochi presidi a gestire moltissime scuole o complessi scolastici. La denuncia arriva dall’Anief, che afferma come 1 Dirigente su 3 è in condominio: «Un esempio lampante – si legge – è quanto sta vivendo la preside 45enne che in Lombardia deve passare la giornata ad organizzare il lavoro di 21 scuole distribuite su sei Comuni diversi. Sono gli effetti perversi del dimensionamento, che ha avuto l’apice con la riforma Gelmini, a seguito del quale sono stati tagliati 2.676 istituti, dopo gli accorpamenti avvenuti in precedenza».
Sembra un paradosso quanto accaduto al concorso scuola 2016 a un docente madrelingua arabo che è stato bocciato agli orali per le sue “conoscenze in qualità di lingua madre araba”. E’ quanto denuncia lo stesso insegnante in una lettera pubblicata da OrizzonteScuola. L’insegnante, dopo aver superato le prove scritte del concorso scuola 2016, non ha passato gli orali e il motivo sarebbe stato non una contestazione sul “percorso della unità di apprendimento” ma appunto sulle “conoscenze in qualità di lingua madre araba”. Da qui la denuncia dell’operato della commissione d’esame del concorso scuola 2016: “Dunque perché un docente titolato, abilitato, amato, stimato, lingua-madre è stato vergognosamente umiliato ed eliminato dal concorso alla prova orale? Il suo arabo, suffragato da Laurea conseguita nel suo paese d’origine nonché in Italia, arricchito da Master Universitari, pubblicazioni e collaborazioni con note Case Editrici, riconosciuto tra i migliori durante il conseguimento dell’abilitazione in lingua e cultura araba al TFA nella città di Roma, messo alla berlina da una commissione esaminatrice composta da soli specialisti italiani”