Le storie legate ai partecipanti al Concorso Scuola 2016 ma non immessi in ruolo pur essendosi classificati ai primi posti, sono ormai all’ordine del giorno. Il Corriere del Mezzogiorno ha riportato la testimonianza di Teresa Papparella, partecipante per la classe Ao46 e vincitrice del concorso dopo essersi classificata settima in Campania. Nonostante questo, non è stata immessa in ruolo né ha ottenuto una cattedra. Come riporta OrizzonteScuola.it, i precari sono esclusi dalla partecipazione al concorso per Dirigente Scolastico e tale scia sembra che sarà nuovamente seguita dal Ministero anche in vista del prossimo concorso. A farne le spese, sottolinea il sito specializzato, saranno anche quei docenti che speravano di poter essere in ruolo già nell’anno scolastico appena iniziato. Tra i delusi c’è anche Teresa Papparella, che ora sta valutando se rivolgersi o meno ad un giudice per esporre la sua personale situazione. Clicca qui per leggere l’intervista integrale.
Nuovi problemi in vista per il Miur in merito ad un ambito del concorso scuola 2016 sul quale dovrà fornire presto alcuni chiarimenti. In base a quanto reso noto dal sito specializzato OrizzonteScuola.it, il Consiglio di Stato ha chiesto al Miur maggiori chiarimenti in merito ai Licei Musicali. Il riferimento è alle segnalazioni realizzate dalla UIL Scuola che è intervenuta a tutela dei docenti di questa categoria. Il Miur è ora chiamato a fornire maggiore chiarezza volta a verificare se sono stati attivati o meno corsi abilitati per le classi di concorso per le quali concorrono i docenti dei Licei Musicali. Nell’ordinanza del 19 settembre scorso, il Consiglio di Stato chiede al Miur di depositare entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione “una relazione scritta, con eventuale documentazione allegata, attestante quanto oggetto della predetta richiesta”. Il riferimento è, appunto, alla verifica dell’attivazione dei corsi abilitanti ordinari. Nella comunicazione dei giudici, si legge ancora che “la mancata risposta entro il termine indicato potrà essere valutata rilevante sul piano dell’accertamento dei fatti dedotti in giudizio”.
Il concorso scuola 2016 continua a far parlare a causa dei numerosi problemi evidenziati su vari piani, a partire dal taglio dei presidi, situazione già culminata con la riforma Gelmini. Come evidenzia il sito tecnicadellascuola.it, ci sarebbero troppi presidi reggenti: una scuola su tre avrebbe infatti il preside condiviso. Situazione messa in luca anche da Anief che ha commentato: “Se si è arrivati a questa situazione, i motivi vanno cercati tra i nostri governanti e a Viale Trastevere”. A detta dell’associazione sindacale, sono ormai due anni che si attende il nuovo concorso per dirigenti scolastici, sebbene si continui a rimandare. “Così ci troviamo con nemmeno 7mila presidi, mentre ne servirebbero 8.200. Intanto, con la scuola dell’autonomia e l’approvazione della Legge 107, per loro le responsabilità e gli impegni sono triplicati”, ha denunciato Anief che ha ribadito al tempo stesso come, all’interno di una situazione già critica occorre ricordare anche il punto legato ai compensi, “che costituiscono la metà di quelli di altri dirigenti pubblici”.
I guai per il concorso scuola docenti 2016 purtroppo non finiscono mai: mentre ieri il sindacato Anief ha chiesto ufficialmente al Miur di sistemare la questione dei dirigenti scolastici, troppo pochi e con moltissime reggenze su più scuole contemporaneamente. «Un esempio lampante – si legge – è quanto sta vivendo la preside 45enne che in Lombardia deve passare la giornata ad organizzare il lavoro di 21 scuole distribuite su sei Comuni diversi. Sono gli effetti perversi del dimensionamento, che ha avuto l’apice con la riforma Gelmini, a seguito del quale sono stati tagliati 2.676 istituti, dopo gli accorpamenti avvenuti in precedenza». Una seconda polemica però coinvolgerà per la giornata di oggi gli Uffici Scolastici Regionali della Toscana, precisamente a Firenze dove per le ore 13 è previsto un presidio in Via Mannelli 113, davanti alla sede Usr regionale. I sindacati si riuniscono con una rappresentazione “scenica” che contesti i problemi individuati dalle sigle dei lavoratori: «Cattedre scoperte, disabili senza insegnanti di sostegno, docenti tappabuco, concorso malgestito, personale Ata insufficiente, precari insoddisfatti; il giorno dopo la Buona Scuola, sveliamo l’inganno con numeri e dati: è tutto a brandelli», recita la nota delle sigle sindacali della Provincia di Firenze Cgil. Cisl, Uil, Snals Confsal, Gilda. Quale sarà la risposta del Miur, o meglio, entro quando si vedranno almeno una generale e provvisoria stabilizzazione dell’emergenza concorso scuola?