Un bambino ha salvato la vita a sua madre ancor prima di nascere. È accaduto a Lille, dove una donna ha rischiato di morire per una rottura uterina. La 31enne, all’ottavo mese di gravidanza, lo ha scoperto all’ospedale universitario di Lille, dove si è presentata a causa di forti dolori allo stomaco. I medici però hanno scoperto qualcosa di anomalo negli esami e quindi hanno sottoposto la paziente ad un’angiografia di tipo CT, scoprendo la rottura uterina. All’ospedale però hanno scoperto qualcosa di incredibile: il feto stava in qualche modo ostacolando la rottura. I medici hanno spiegato che ha agito come una ventosa: la sua schiena è stata aspirata dalla ferita, quindi l’ha tamponata in un certo senso. Una sorta di chiusura ermetica che ha permesso all’utero di “reggere”. Il feto, inoltre, ha impedito al cordone ombelicale di attraversare la rottura uterina e ha scongiurato un’emorragia. Il tutto al prezzo di una deformazione transitoria dei tessuti molli della schiena.
È stato il dottor Charles Garabedian a descrivere ai microfoni di Le Monde il “miracolo” compiuto da un feto. Con ancor più particolari è stato raccontato all’European Journal of Obstetrics, Gynecology and Reproductive Biology. Il feto ha salvato la sua vita ancor prima di essere dato alla luce e ha salvato quella di sua madre. Quando i medici si sono resi conto del rischio, però, hanno praticato subito un taglio cesareo. Ora il neonato sta bene: pesa 2.520 chilogrammi. Quando è nato ha mostrato segni evidenti dell’aspirazione che ha subito, ma l’edema si è assorbito poche ore dopo la nascita. «Si tratta di un caso straordinario di rottura uterina. Il feto ha impedito anche la fuoriuscita di liquido amniotico, scongiurando complicanze materne o fetali», ha spiegato il dottor Charles Garabedian, comprensibilmente sorpreso per come si è evoluta l’intera vicenda. Straordinaria è, in effetti, l’aggettivo più giusto.
Un caso clinico sconcertante quello della 31enne di Lille, ricoverata d’urgenza all’ospedale universitario per forti dolori addominali. Sono comparsi all’improvviso, ma gli esami hanno chiarito la loro origine. I medici hanno scoperto una rottura uterina, legata ad una precedente gravidanza della paziente. Nel 2013 aveva dato alla luce un bambino attraverso un parto cesareo dopo 30 settimane di gestazione, perché il feto aveva un ritmo cardiaco anormale. Questa volta il feto non ha mostrato alcun problema, quindi i medici hanno temuto la lacerazione nella parete dell’aorta, scoprendo invece la rottura uterina. Tutto è nato dall’apertura della cicatrice di dieci centimetri del cesareo del 2013. La donna ha rischiato grosso e così il piccolo che aveva in grembo, ma per fortuna è stato risucchiato dalla rottura uterina, finendo per farle da “tappo”. Ha rimediato un edema, ma se l’è cavata egregiamente, diventando uno straordinario precedente.