Lavoro – Il sonnellino pomeridiano di un quarto d’ora, mezz’oretta al massimo rende più produttivi sul lavoro e aiuta chi è a dieta, perchè in quel lasso di tempo in cui si fa la “pannica”, dopo un pranzo magari trangugiato velocemente, spesso si ha ancora fame, si evitano gli “spiluccamenti” di dolci. Pare, secondo il reportage di Vittorio Zucconi su La Repubblica delle donne, che il “nap”, il sonnellino pomeridiano, sia oggetto di dibattito all’interno delle aziende americane.
Ci sono imprese che inseriscono il sonnecchiare una giustacausa di licenziamento, mentre ci sono datori di lavoro favorevoli al breve pisolino per riacquistare forze e concentrazione.
Il sonnellino, la scienza – Ricerche di varie Università sul ciclo sonno-veglia, riporta l’inserto di Repubblica, dimostrano che quei preziosi minuti di sonno nel momento più critico della giornata lavorativa, a metà pomeriggio, soprattutto in estate possono avere effetti miracolosi sulla concentrazione, l’umore, il sistema cardiovascolare, addirittura sul controllo del peso e sulla produttività lavorativa. Decisamente meglio il sonnellino del caffè, i cui effetti sono effimeri se si bevono solo un paio di bicchierini, meglio dormire che sciacquarsi la faccia con l’acqua fredda.
Il sonnellino a Google – Tra i dipendenti che possono schiacciare il pisolino pomeridiano, che “resettando” i ritmi circadiani consente di essere più produttivi, c’è il colosso di Mountain View: alla Google hanno predisposto una serie di “pods”, comode poltrone guscio con speaker inclusi per melodie ipnotiche e vibrazioni incorporate per il risveglio. Altre aziende concedono ai propro dipendenti un intervallo apposito per un sonnellino.