Su Facebook girano alcune applicazioni che facendo leva sulla curiosità dell’utente invitano a cliccare sul pulsante “mi piace” per visionare video shock. Queste applicazioni di Facebook carpiscono i dati sensibili dell’utente, inviando a tutti gli amici la segnalazione che quell’applicazione piace a chi l’ha autorizzata
Attenzione ad una “trappola” di Facebook. Ha già ingannato 600mila utenti ed è stata segnala dalla società di sicurezza Avg. Consiste in una serie di pagine che, in inglese, recitano: «il 99% delle persone non riesce a guardare questo video per più di 25 secondi» (99% of people can’t watch this video more than 25 seconds).La curiosità è troppo forte, e l’utente clicca sull’invito. A quale punto, si apre un’altra pagina dove appare il fotogramma di un video. Per attivarlo, e soddisfare la propria curiosità, è necessario copiare un codice fornito dalla pagina, e incollarlo nella barra degli strumenti del browser. Meglio non farlo…
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Una volta inserito il codice, scritto in linguaggio Javascript, si viene reindirizzati ad una pagina che, in maniera automatica, segnala a tutti gli amici che l’applicazione piace e la posiziona in bacheca. L’applicazione in questione è stata rimossa in seguito alla scoperta di Avg, ma sul web continuano a circolare versioni simili in cui, per sbloccare il video, è necessario cliccare sul tasto “Mi piace”. Un’altra trappola apparsa su Facebook, che ha totalizzato 170mila “Mi piace” consiste in un link che promette di portare ad un video di una persona morta inviando un sms. «Sono sotto shock!! Non manderò MAI PIU’ un messaggino dopo che ho scoperto questa cosa» recita il link dell’applicazione, mentre un’altra – «Guardate come è diventato questo big mac dopo due settimane!!» – ne ha realizzati 364,812. I questi casi, Facebook avvisa l’utente che un’applicazione sta tentando di accedere ai dati sensibili, ma queste segnalazioni, spesso, vengono ignorate.
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Queste genere di applicazioni riescono a impadronirsi dei dati personali degli utenti per sfruttarli, con ogni probabilità, a fini commerciali o per ricerche di marketing. Il tutto, ovviamente, ha ben poco di lecito. Eventualmente, è sufficiente accedere alle impostazioni delle applicazioni del social network, e cliccare sulla “x” dell’applicazione autorizzata. A quel punto sarà necessario dare conferma della cancellazione e rimuovere i messaggi che ha creato in bacheca. Oltre a chiedere di fare lo stesso ai propri amici