La terra non è sferica, bensì bitorzoluta. La crosta del pianeta è irregolare e bitorzoluta, non perfettamente sferica come si è sempre sostenuto a partire da diversi secoli. E’ piuttosto la forza di gravità ad agire sul nostro pianeta a schiacciarne le forme. E’ quanto si deduce dalle immagini che il satellite Goce (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer) sta inviando. Il satellite, che si trova in orbita dal marzo 2009, ha disegnato quella che viene definita la più precisa mappa gravitazionale della terra. Il satellite è stato inviato nello spazio per osservare i cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta, in particolare per studiare meglio la circolazione delle correnti oceaniche che trasportano il calore regolando il clima globale.
I dati forniti si stanno studiando in questi giorni al convegno sul programma di osservazione della Terra ‘Living Planet’ Esa che si sta svolgendo a Bergen, in Norvegia. Il professor Rummerl dell’università di Monaco di Baviera ha commentato. “Questo risultato è molto prezioso perché finalmente abbiamo una descrizione precisa di grandi aeree del nostro pianeta riguardanti il Sudamerica, l’Africa, Himalaya, il Sud Est dell’Asia e l’Antartide. Di queste zone si possedevano in alcuni casi povere descrizioni”. Goce studia la terra dall’altezza di 250 chilometri: ha così potuto dimostrare che la crosta del nostro pianete è bitorzoluta ed irregolare, tanto che, il nostro globo, più che una sfera sembra una zucchina o una patata.
– In realtà, che la Terra non fosse perfettamente sferica si sapeva da qualche decennio: a rivelarlo per primo fu il satellite Lageos, già negli anni Ottanta. I dati inviati dal satellite, inoltre, potranno essere utilizzati in diversi campi, come la sismologia o la vulcanologia. Gli spostamenti delle placche che danno origine ai terremoti, ad esempio, sono collegati proprio alle discontinuità e alle anomalie del campo gravitazionale terrestre a cavallo delle faglie.