Esame di Stato, Maturità 2015: clicca qui per scoprire tutte le news aggiorante al 16 giugno 2015
Ogni anno, per gli studenti che concludono il percorso di studi superiori, l’appuntamento con l’esame di maturità è tappa insindacabile: anni di sacrifici ed esperienze racchiuse in poche settimane con tre prove scritte ed una orale che forniscono un voto finale calcolato in centesimi. Al via mercoledì 17 giugno con la prima prova scritta d’italiano, segue l’indomani la seconda prova diversificata a seconda dell’indirizzo della scuola e chiude la terza prova, o “quizzone”, prevista per lunedì 22 giugno, il tutto discusso poi al colloquio orale che prevederà la parte iniziale alle tesine dei singoli studenti. In un’intervista a ilsussidiario.net, il docente delle superiori di uno scientifico milanese, Giulio Luporini, prova a riflettere su un tema poco dibattuto a livello pubblico, ovvero i costi dell’esame di stato. «Ogni commissione è composta da 7 esaminatori e ciascuno per esaminare una media di due classi circa 700€ netti, fate un po’ voi i conti sui calcoli complessivi nazionali». All’interno di un processo di ristrutturazione della scuola italiana, come sta cercando di fare la #buonascuola del governo Renzi, secondo Luporini è necessario prestare anche molta attenzione ai costi, nell’ottica di riformare davvero in maniera radicale.
Quale autore proporrà quest’anno il ministero dell’Istruzione nella prima prova dell’esame di maturità 2015 (tipologia A, analisi del testo)? Se lo chiedono in tanti e il toto-tracce è già scattato ormai da settimane. Il sito specializzato ScuolaZoo ricorda quali autori sono usciti negli anni precedenti, spiegando che per questo motivo non verranno riproposti (ma ne siamo proprio sicuri?): nel 2009 ai maturandi venne proposto Italo Svevo, seguito l’anno successivo da Primo Levi. Il 2011 fu l’anno di Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale arrivò nel 2012 e Claudio Magris nel 2013. Infine ecco Salvatore Quasimodo, presentato l’anno scorso. Quale autore bisognerà affrontare quest’anno? C’è chi parla di Alessandro Manzoni, ma si fanno anche i nomi di Luigi Pirandello, Giacomo Leopardi e Umberto Saba.
Circa mezzo milione di studenti si avvicinano all’esame di stato 2015 che come ogni anno valuterà il percorso di studi di ogni studente attraverso prove scritte e orali. Impazza come sempre su social e forum di studenti il cosiddetto toto-tracce della maturità, nel tentativo di intercettare i vari argomenti candidabili ad essere inseriti nelle varie tipologie della prima prova scritta di italiano. In esclusiva a ilsussidiario.net, Giulio Luporini, docente di storia e filosofia in un liceo scientifico milanese, prova ad ipotizzare delle possibili toto-tracce: «Di certo potrebbero uscire tematiche, nell’area storico-politica, legate alla prima guerra mondiale (100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia)». Altre ipotesi, anche se meno probabili secondo il professore, potrebbero concentrarsi sul genocidio degli armeni, altra ricorrenza centenaria in questo 2015, oppure, ipotesi più stimolante, potrebbe essere finalmente la volta di una traccia che rifletta sulla Guerra Fredda, prendendo spunto dagli eventi e scontri ancora oggi presenti tra USA e Russia.
L’esame di maturità 2015 sta entrando nel vivo con gli studenti di tutta Italia che stanno ultimando la relativa preparazione per farsi trovare pronti in tutte le prove. Quest’anno, tra l’altro, va in scena, è proprio il caso di dire, il primo storico esame di maturità per il liceo musicale e coreutico. Una novità assoluta che ovviamente desta grande curiosità non solo per gli alunni che ne saranno impegnati ma anche per tutto il mondo della scuola. Sul portale web di Rai News è stato caricato un video di un servizio nel quale l’inviata Annalisa Fantilli, si è recata presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma per sentire le impressioni di studenti ed insegnanti in vista di questo vero e proprio debutto. Gli allievi, rimarcando il sogno nel cassetto di emulare i propri idoli come Jennifer Lopez, Roberto Bolle e la Semionova, palesano una certa tranquillità soprattutto in vista della seconda prova ossia quella incentrata sulla danza. Gli insegnanti invece ci tengono a precisare come si tratti di un esame come gli altri che non ha nulla a che vedere con quello che si vede in tv con i talent. Complessivamente sono 1800 i maturandi in tutta Italia che fanno parte del liceo musicale e di quello coreutico suddivisi in 52 scuole.
Maturità, sinonimo universale di ansia e sacrificio, si appresta ad essere vissuta da più di mezzo milione di studenti italiani da mercoledì 17 giugno con la prima prova scritta di italiano, seguita dalla seconda e terza prova (o “quizzone”), che prepareranno il campo ai colloqui orali, tanto temuti, delle settimane successive. Il carrozzone dell’esame di stato 2015 sta dunque per cominciare, ma come ogni anno riemergono varie polemiche sulla struttura e sul senso di una prova del genere. Abbiamo chiesto un parere informato al docente di superiori Giulio Luporini, che a ilsussidiario.net ha affermato: «Dobbiamo cercare di cambiare radicalmente molte cose in questo esame. Rischiamo infatti di rimanere ancorati a tradizioni “vuote” che si ripetono ogni anno ma che ormai hanno perso di valore». I casi riportati sono molteplici e vanno dal semplicistico voto finale espressione di una mera somma di punteggi, all’utilizzo un po’ anacronistico della cera lacca per sigillare tutti i documenti e i verbali della commissione, fino al costo eccessivo per l’intera prova d’esame nazionale. Chiude Luporini, «Sarebbe molto più interessante un esame che valutasse le competenze dei diversi ambiti e che potesse esprimere davvero delle competenze nei vari settori come valutazione finale, non una somma di punteggi».
La maturità da sempre muove una serie di commenti, giudizi, esperienze positive e negative, proposte di abolizione o riforma: è un argomento che interessa tutti perchè ha interessato tutti, direttamente o indirettamente tramite i propri figli. Al via quest’anno il 17 giugno con la prima prova scritta di italiano, la maturità 2015 vedrà per la prima volta l’attuazione della riforma Gelmini con le annesse novità, legate specialmente alle seconde prove scritte. In esclusiva al ilsussidiario.net, Giulio Luporini, docente in un liceo scientifico milanese, propone all’attenzione un aspetto poco trattato normalmente: «Le commissioni sono costruite spesso in maniera casuale e presentano docenti che insegnano le stesse discipline richieste ma in percorsi di studi differenti e non sono quindi in grado di esaminare come si dovrebbe». Spesso infatti, riporta Luporini, i docenti pretendono delle risposte dagli studenti che confermino le idee degli stessi insegnanti e non sono aperti a nuovi giudizi: «il pregiudizio ideologico spesso purtroppo domina nelle commissioni, con docenti che quindi non testano le reali competenze dei ragazzi».
Tra le possibili tracce con le quali i maturandi potrebbero dover fare i conti quest’anno nell’esame di Maturità c’è sicuramente la prima guerra mondiale. Sono infatti trascorsi cenno anni esatti dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale e questa ricorrenza potrebbe far scalare a questo tema la classifica dei più papabili. Per svolgere al meglio tale tema, agli studenti potrebbe essere utile rileggere le affermazioni fatte dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita San Michele Del Carso per ricordare le vittime italiane della Grande Guerra, 650mila soldati oltre a 600mila civili: “Se, nel 1914, l’Europa si era trovata in armi quasi per un fatale e incontrollato succedersi di avvenimenti, il nostro Paese faceva ingresso nella prima guerra mondiale dopo un anno di trattative diplomatiche, giocate su due tavoli. La scelta ebbe grandi conseguenze, alcune delle quali, allora, difficilmente immaginabili. Dopo quella guerra nulla fu uguale a prima”, ha detto il presidente della Repubblica. “La guerra fu anche un grande fattore di modernizzazione, industriale, scientifica, sociale. Ma mai crescita di modernità fu pagata a così caro prezzo – ha aggiunto – Da un punto di vista umanitario fu una carneficina: vi persero la vita 10 milioni di militari e un numero indefinito di civili, vi furono milioni di feriti e di mutilati. Distrusse economie fiorenti, produsse lutti e devastazioni, fame e miseria”.
L’esame di maturità è alle porte e chi non ha ancora scelto o ultimato la tesina di maturità si sta affrettando a complicarla. Per collegare le diverse discipline gli studenti potranno scegliere gli argomenti più disparati ma alcuni sono degli evergreen. Tra questi c’è sicuramente quello del sogno, che per secoli ha affascinato molti personaggi storici, dagli intellettuali agli psicanalisti. Un modello di tesina che avesse come argomento il sogno potrebbe facilmente collegare le diverse materie del percorso multidisciplinare. Per italiano si potrebbe ad esempio citare Pascoli e la poetica del fanciullino, per poi passare a filosofia con Freud e il suo trattato sull’interpretazione dei sogni che segnò una svolta nella psicanalisi. Seguendo il filo del sogno si potrebbe parlare d’arte con la corrente del surrealismo e terminare quindi con inglese ed esporre in lingua originale la storia del libro pubblicato da Lewis Carroll nel 1865.
L’esame di maturità 2015 è ormai alle porte e migliaia di studenti sono impegnati a ripassare il programma scolastico e a preparare la tesina che andrà discussa durante il conclusivo colloquio orale. Ogni maturando può scegliere liberamente il tema sul quale centrare il proprio scritto, ma ci sono argomenti che ogni anno riscuotono maggior successo (soprattutto sul Web dove gli spunti continuano a moltiplicarsi): tra questi “grandi classici” delle tesine possiamo iniziare a citare il tema del sogno, affrontato in diverso modo da molte discipline, dalla filosofia alla letteratura. Immancabile poi la tesina sulla follia che unisce argomenti affrontati soprattutto nell’ultimo anno: da Hitler a Pirandello, da Nietzsche a Virginia Woolf. C’è poi il tema sulla figura della donna e sull’importanza del suo ruolo nella società nel corso della storia, ma in alternativa si può optare per il viaggio, inteso non solo come partenza ma anche come crescita personale e percorso di maturazione (tema che collega facilmente geografia, storia, filosofia e scienza).
Il colloquio orale dell’esame di maturità, ultima tappa del percorso scolastico, è certamente un sollievo per tantissimi studenti ma può generare anche forti tensioni perché è il momento in cui ci si ritrova faccia a faccia con tutta la commissione. Per questo motivo è importante presentarsi preparati e sapere come esporre al meglio il proprio scritto. Qualche consiglio arriva dal sito specializzato Studenti.it: innanzitutto meglio arrivare al banco di prova con le idee organizzate e ordinate, quindi perché non preparare qualche nota mentale per evitare di rimanere senza parole a metà discorso? Importante poi non sottovalutare la propria presenza, quindi il giorno dell’esame è opportuno curare anche l’abbigliamento e l’aspetto che, oltre a fare una buona impressione, permette di sentirsi a proprio agio. Non dimenticare poi di essere concisi, senza inutili giri di parole e discorsi infiniti: inutile aggiungere elementi irrilevanti se non servono. Anche il linguaggio del corpo può essere importante: lo studente farebbe quindi bene a mantenere il contatto visivo con il proprio interlocutore e non incrociare le braccia. Infine il consiglio che per molti può risultare complesso: rilassarsi, che aiuta ad esporre i concetti chiaramente, senza fretta e in modo fluido.
Una delle protagoniste di questi giorni verso la Maturità 2015 è la tesina, il testo da portare all’orale degli esami di stato. Per molti studenti italiani le vacanze estive sono già iniziate, mentre per migliaia di maturandi è arrivato il momento di affrontare il tanto temuto Esame di Stato. Si inizia il 17 giugno con la prima prova, seguita il giorno successivo dalla seconda e lunedì 22 giugno dalla terza, diversa per ciascuna scuola. Tanti studenti si stanno dunque preparando agli scritti, spesso trascurando l’altrettanto importante tesina che dovrà essere discussa durante il colloquio orale, ultima tappa dell’esame di maturità. In un recente sondaggio effettuato dal sito specializzato Studenti.it a un mese dall’inizio delle prove, appena il 15% degli intervistati ha fatto sapere di aver già chiuso la propria tesina, mentre l’85% ha ammesso di non averla ancora terminata. C’è anche un quinto dei maturandi che invece non l’ha neanche iniziata. Durante l’esame orale, lo spazio dedicato all’esposizione della tesina è di circa 6-7 minuti. I consigli si ripetono di anno in anno, ma sono sempre validi: meglio non imparare “a memoria” ciò che si è scritto, perché bisogna essere sempre pronti ad argomentare i collegamenti effettuati. Molti siti specializzati mettono a disposizione tesine già fatte: gran parte degli studenti, pur ammettendo di fare ricerche online per realizzare la tesina, fa sapere di non copiare quasi mai interamente il proprio scritto. Un’altra arma in più può essere una presentazione multimediale che permette di evitare pericolosi vuoti di memoria e dimostra alla commissione l’impegno profuso e la padronanza del tema che si va a discutere. Gli argomenti della tesina possono essere molto vari, ma tra i più “classici” si ricordano quelli sul sogno e la follia, sulla figura della donna e sull’infanzia, ma anche il tempo e il potere.
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