FORMAZIONE E CULTURA
LA FAMIGLIA
ALCUNI CAPISALDI
Maria Montessori è l’educatrice italiana più nota al mondo, capace di dare una incredibile svolta nei metodi educativi dei bambini. Metodi fondati su alcuni capisaldi che a circa 65 anni dalla sua scomparsa, sembrano essere più attuali che mai. Tra i principi più importanti sui cui si basa il pensiero della Montessori, spicca la necessità di essere, per i genitori e più in generale per gli educatori, il miglior esempio per i figli in quanto è insito in loro la capacità di assimilare gli atteggiamenti e farli propri. Inoltre, la Montessori riteneva controproducente criticarli sempre in quanto questo rischia di creare degli adulti frustati portati spesso e volentieri a criticare gli altri. Inoltre, il cosiddetto metodo Montessori richiedevano la capacità di elogiare i figli quando fanno cose buone e soprattutto è fondamentale evitare di litigare in loro presenza giacché questo li porterà in futuro ad essere persone che tenderanno a litigare con una certa frequenza.
L’IMPORTANZA DI UN’EDUCAZIONE CATTOLICA
Quella di Maria Montessori è forse la più alta forma di educazione di impronta cattolica, ancorché decisamente laica. “Lasciate che i bambini vengano a me”. Questo l’invito sommesso di Gesù ai discepoli in Mc 10, 13-16. Un’apprensione ante litteram, che interessa gli apostoli in quanto gerarchi di una nuova civiltà. Le convenzioni dell’epoca volevano i piccoli relegati a un ruolo di margine, a maggior ragione in caso di eventi pubblici. Era allora che i genitori si raccomandavano: niente sgarri incresciosi, per evitare di incorrere nell’imbarazzo. Gli stessi Maria e Giuseppe furono protagonisti di un episodio del genere: a Gerusalemme, quando Gesù non aveva che dodici anni. Ma questa è un’altra storia. Similmente, Don Bosco e Maria Montessori si fecero portavoci di una forma educativa nuova, che inizialmente destò stupore e anche qualche critica. Entrambi erano uomini di fede: Maria Montessori non rinnegò mai la sua appartenenza al credo cattolico, ma questo non impedì la diffusione di una “leggenda nera” che la voleva laicista, naturalista, anti-cristiana e teosofa. Una fama ingiustificata, se non per la parte più “moderna” delle teorie che mettevano in crisi una Chiesa ancora passatista.
DUE PENSIERI COMPLEMENTARI
Il metodo Montessori riscosse particolare successo proprio nei “moderni” Stati Uniti. Ancor oggi, libertà e sviluppo naturale figurano tra i punti-chiave dei regolamenti scolastici, perché “il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi“. Ovvio che non si debba sfociare nella trasgressione. Integra Don Bosco: “I ragazzi, se non li occupiamo noi, si occuperanno da soli e certamente in idee e cose non buone”. Quel che conta è indirizzarli. “La cultura si deve lasciar prendere attraverso l’attività, con l’aiuto di materiali che permettano al bambino di acquistarla da solo, spinto dalla natura della sua mente che cerca, e diretto dalle leggi del suo sviluppo”.