Cdo Opere Educative ha dato un parere sul decreto scuola emanato ieri dal governo esprimendo, anzitutto, apprezzamento per la decisione di tornare a investire sull’istruzione (svariati milioni di euro sono stati destinati al finanziamento dei mutui per l’edilizia scolastica, al merito, alla nuove tecnologie e al contrasto alla dispersione scolastica). Tuttavia, «resta, purtroppo, l’impressione che ancora una volta la scuola paritaria sia considerata la figlia di un dio minore, mentre la ripresa della scuola italiana ha urgente necessità di un grande respiro di autonomia e sussidiarietà». Un paradosso, tutto sommato, se si considera che lo stesso ministro Maria Chiara Carrozza, interpellata da Radio Vaticana – come ricorda l’associazione –, faceva presente che le paritarie stanno offrendo più di quello che ricevono dallo Stato, dando un contributo enorme e indispensabile in termini di servizio pubblico. E’ quindi necessario, come ha ricordato l’ex ministro Fioroni su queste pagine, uno sforzo normativo volto a «prevedere che tutti i provvedimenti contenuti nel cosiddetto Welfare dello studente, ma anche tutti quelli che riguardano il potenziamento delle attività e degli strumenti didattici, siano riferibili a tutti gli studenti, a prescindere dal genere di scuola che frequentano». In tal senso, Cdo Opere Educativa ha chiesto al governo che siano «urgentemente sbloccate le risorse del 2013 (223 milioni) e ripristinate quelle per il triennio prossimo (240 milioni all’anno)».