Dopo una vita dedicata interamente alla scrittura, che gli è valsa anche il Premio Nobel per la letteratura nel 1999, Gunter Grass è morto oggi all’età di 87 anni. Grass è nato in un piccola città tedesca nel 1927, quando Hitler sta iniziando a salire al potere. I genitori gli permisero di studiare: i pochi guadagni della drogheria vennero infatti utilizzati per permette al figlio di studiare, che a quindici anni decise di abbandonare le scuole superiori e di tentare la carriera militare. Gunter tentò di entrare nella marina militare delle SS, ma senza riuscirci: il brivido della vita militare comunque lo affascinava parecchio, ed è per questo che si arruolò in un corpo speciale del regime nazista. Il 1945 però segna un anno triste e buio nella vita di Gunter: rimase infatti ferito durante una battaglia contro le truppe degli americani, e venne fatto prigioniero a Bavaria dove vi rimase per diversi mesi, assieme ad altri suoi compagni soldati, che avevano subito la sua stessa sorte. Gunter verrà liberato successivamente, e le prima cosa che farà sarà quella di cercare disperatamente la sua famiglia: i rapporti con loro infatti si erano interrotti dopo la sua cattura, e purtroppo Gunter non otterrà nessuna notizia dei suoi genitori. Rimasto solo dunque, decise di lavorar e di dimenticarsi degli orrori della guerra: il primo lavoro che fece fu quello di suonare in una banda jazz, per ottenere qualche soldo per sopravvivere, per poi abbandonare tale mestiere e sceglierne degli altri, sempre umili ma che comunque gli permettevano di mantenersi. Dopo due anni di lavoro in miniera, dove impara a scolpire, Gunter decide di tornare sui banchi di scuola, scegliendo di studiare presso l’Accademia delle Belle Arti a Berlino. Lo scultore farà anche un viaggio in Italia, e precisamente in Sicilia, dove vi arriverà grazie a diversi autostop: in questo paese incontra la ballerina svizzera con la quale si unì in matrimonio, per poi divorziare circa vent’anni dopo. Lo scrittore, che nel frattempo diviene famoso grazie al libro Il tamburo di latta, continua a viaggiare in tutto il mondo, ed a scrivere diversi libri, come ad esempio Anni di Cani ed Il Rombo. Nel 1960 torna a Berlino e diviene il Presidente dell’Accademia delle Belle Arti, nel 1983: Gunter fu poi costretto a trasferirsi a Calcuta, visto che il libro La Ratta non venne affatto apprezzato dai critici dell’epoca, che non videro di buon occhio lo scritto di Gunter. Dopo un viaggio in India, dal quale viene tratto il racconto Mostrare la lingua, Gunter si dimostra scettico sulla caduta del muro di Berlino, sostenendo che le Germania devono essere separate, visto che una delle due potrebbe invadere l’altra e imporsi sul punto di vista bellico. Abbandonati i commenti politici, dal 1995 vive a Lubecca nel nord della Germania, e viene riconosciuto come uno dei migliori scrittori mondiali degli ultimi anni. Gunter otterrà diversi premi, tra cui il Nobel per la letteratura nel 1999. Prima della scomparsa, su Gunter si apre un acceso dibattito: avendo sostenuto di essere entrato volontario nelle SS, il popolo tedesco si divise in due, tra coloro che volevano che il premio gli fosse ritirato e quelli che invece non badavano al suo passato. Ovviamente il premio non gli venne ritirato, e Gunter continuò a vivere la sua vita, spegnendosi il 13 aprile del 2015 nella sua casa di Lubecca.
E’ morto a 87 anni di età lo scrittore tedesco Gunter Grass, nato a Danzica nel 1927 e premio Nobel per la letteratura nel 1999. La sua opera più famosa e anche la prima è senz’altro Il tamburo di latta pubblicato nel 1959, facente parte della cosiddetta trilogia di Danzica con Gatto e topo pubblicato nel 1961 e Anni di cani di due anni dopo. Un passato controverso spuntato solo nei suoi ultimi anni di vita ha creato numerose polemiche: entrò infatti volontario nelle SS finendo catturato dalle truppe americane. Questo particolare era sempre rimasto nascosto: fino al2006 quando ammise di essere stato un volontario si pensava che fosse stato arruolato a forza. In molti in Germania chiesero la restituzione del premio Nobel.