Gli indirizzi Ip di internet si stanno esaurendo. La loro fine è prevista per l’estate 2011.
Internet è al prolasso. O, almeno, tra poco tempo potrebbe non passarsela troppo bene. Nell’estate del 2011, infatti, termineranno i 4,3 miliardi di indirizzi Ipv4, il protocollo attuale sul quale si basa l’impianto della rete. Vinton G. Cerf, considerato uno dei padri della rete e attualmente vicepresidente e chief Internet Evangelist per Google, ha dato l’allarme assieme a Robert Kahn, altra autorità del web. Entrambi sono una fonte autorevole, anche perché insigniti della “Presidential Medal of Freedom”, la più alta onorificenza Usa. «Sappiamo che lo spazio sta finendo, è il momento più critico da quando abbiamo avuto l’idea della Rete», ha dichiarato Cerf, che ha lanciato da alcuni giorni una campagna di sensibilizzazione partendo dalla Casa Bianca.
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«È come tentare di vendere un telefono non potendo più assegnare un nuovo numero», ha dichiarato Cerf per sottolineare l’entità del problema, dal momento che sono ormai innumerevoli gli strumenti e i congegni che per funzionare correttamente necessitano di un indirizzo Ip: computer, smartphone, iPad, stampanti, Tom Tom e via dicendo. Il fatto è che, quando Internet era ancora agli albori, nel 1981, a nessuno sarebbe mai passato per la testa che il numero di indirizzi avrebbe potuto raggiungere la fatidica quota di 2 alla 32esima, ovvero 4,3 miliardi di indirizzi. Un problema enorme che, tuttavia, non dovrebbe tradursi in catastrofe. Esiste, infatti, una task forcce che già dal ’98 sta studiando l’Ipv6, il nuovo protocollo. Con questo lo spazio passerebbe a 2 alla 128esima, cioè 4 trilioni. Non sarà così semplice, tuttavia, anche perché i due mondi, attualmente, non comunicano e al momento del passaggio potrebbero esserci notevoli ritardi.