Stressati? Inforcate la vostra due ruote; funziona meglio di una qualsiasi pastiglia. A sostenerlo quattro psicologi su dieci. E gli influssi benefici della bicicletta si fanno sentire sensibilmente anche nella qualità della vita di coppia. A sostenerlo uno studio condotto dall’Associazione «Donne e qualità della vita» su un campione di 200 psicologi, illustrato in occasione dell’apertura di Eicma 2009, il Salone internazionale dedicato alle due ruote a pedale, al via da venerdì 18 settembre alla Nuova Fiera di Milano-Rho. Il 43% degli intervistati considera la bici come l’antidoto più efficace contro lo stress, meglio anche di pillole, tisane e di altre distrazioni. Il motivo è molto semplice: un’attività sana, da fare all’aria aperta, che mette in movimento tutto il corpo e obbliga all’impegno fisico e alla concentrazione, rilassa il corpo rispetto alla frenesia quotidiana e libera la mente dalle tensioni accumulate. Un’ottima notizia per gli amanti delle due ruote a pedali, che va ad aggiungersi agli incentivi dello stato per l’acquisto di una bicicletta.
E riguardo ai rapporti di coppia, per il 25% degli intervistati la bicicletta avrebbe un influsso positivo, facilitando l’armonia tra i due, perché meno alienante dell’auto (33%) e perché l’attività, se svolta insieme, contribuisce a ristabilire la complicità col partner (21%). Traffico, parcheggi, semafori e clacson, infatti, alimentano lo stress quotidiano e sono uno dei motivi di incremento della litigiosità.
Per il 35% degli psicologi interpellati, lo sport e l’attività fisica sono uno degli espedienti più utilizzati per combattere lo stress. Proprio un giro in bici, insieme al jogging o a una passeggiata, rappresentano uno dei modi più semplici ed economici per mantenersi in forma all’aria aperta. Piccole accortezze come andare ad esempio al lavoro a piedi o in bicicletta, aiutano ad affrontare la giornata con minori tensioni, dal momento che tutto il corpo è stato messo in movimento proprio dall’attività fisica.
La classica passeggiata in bicicletta con i figli, inoltre, per il 47% avrebbe anche la capacità di agevolare il dialogo. E sarebbe proprio in famiglia (23% degli intervistati) e col partner che si vedrebbero i primi benefici dell’uso della bici. A seguire (22%) ci sarebbero la qualità del lavoro e il rapporto con i colleghi (17%).
Non viene, infine, sottovalutato il ruolo sociale della bicicletta, la sua capacità di avvicinare le persone. La bici favorisce i rapporti sociali (12% degli intervistati), oltre che tra uomini e donne, anche tra le generazioni di giovani e meno giovani. Il 7% si dice convinto della capacità di coesione della bici, capace per esempio, di unire i nonni con i nipoti.
Dall’altra parte della barricata c’è invece l’auto, che secondo la maggioranza degli intervistati porta con sé conseguenze negative per la salute. Per il 55% degli psicologi interpellati lo stress maggiore si accumula al volante. Lunghe ore trascorse in automobile, spesso in coda nel traffico urbano, favoriscono l’aggressività delle persone. E a rimetterci è anche la coppia. Il 40% del campione sostiene che le liti peggiori tra coniugi o fidanzati si verificano in macchina. Per molti, inoltre, l’auto è la principale nemica della salute. Il 37% sostiene che trascorrere troppe ore al volante non aiuta a mantenere la forma fisica: l’auto impigrisce favorendo obesità e voglia di fumare per il 15%.