Oltre 700 milioni di euro sottratti al Sud e indirizzati ai municipi del Centronord per quanto riguarda i fabbisogni in materia di scuola e asili nido. E’ la notizia riportata oggi da Il Mattino, in cui si parla di una cifra complessiva pari a 5,6 miliardi di euro che “si è scelto di suddividere replicando appunto la spesa storica per asili nido, mense scolastiche, manutenzione di edifici e così via”. La cifra più sostanziosa è toccata a Milano con 79 milioni, mentre Napoli si è visto sottrarre 66 milioni. “Ecco i conti del trucco sul federalismo fiscale, il quale doveva superare la spesa storica ma la ha confermata quando favorisce il Nord, come per le spese per la scuola (mense, manutenzione edifici scolastici, accompagnamento dei disabili) e per gli asili nido – scrive il giornalista Marco Esposito -. La somma da ripartire tra i 6.702 Comuni delle quindici regioni a statuto ordinario è di 5,6 miliardi: con un trucco di non calcolare l’effettivo fabbisogno si spostano ogni anno più di 700 milioni dal Sud al Nord”. Intanto per la prima volta calano le iscrizioni agli asili comunali, come segnala un report Istat, dedicato agli asili per i bimbi. Nel 2012/2013 sono circa 2.600 utenti in meno rispetto all’anno precedente.
(Serena Marotta)