Sul Bonus Docenti 2017 oltre alle polemiche sulla erogazione dei compensi dal Miur verso gli insegnanti, tiene banco anche la scelta dei vari dirigenti scolastici per questo 2016 e per il prossimo anno. Stando ai dati diffusi da Repubblica, si scopre come siano stati premiati con il bonus Docenti 247mila insegnanti in più, ovvero praticamente più di uno su tre con la cattedra ha ottenuto il Bonus Merito previsto dalla Buona Scuola. Secondo quanto riporta invece il portale Orizzonte Scuola, «i presidi erano stati inseguiti dal sospetto (urlato) che avrebbero premiato parenti, amici e sottoposti fedeli. Hanno preferito allora allargare la base, per evitare nuove polemiche. È credibile pensare che alla fine del triennio della Legge 107 – che chiede, appunto, aggiornamenti ogni tre anni – quasi tutti gli insegnanti italiani potranno aver ricevuto il bonus». Per la prossima stagione scolastica saranno previsti altri buoni e la situazione potrebbe stabilizzarsi su questo scenario, con il timore dei presidi che sarà sempre quello di dimostrare di scegliere non per convenienza personale ma per merito. Non certamente una tranquillità esaltante per chi dovrà decidere ogni anno a chi assegnare gli assegni da 500 euro.
Per quanto riguarda il Bonus docenti 2017 di 500 euro per l’aggiornamento professionale degli insegnanti sono ancora esclusi, come lo scorso anno, i precari e i docenti delle paritarie. Come riporta infatti OrizzonteScuola “anche per l’a.s. 2016/17 il bonus sarà erogato, con le modalità stabilite e comunicate dal Miur, solo ai docenti di ruolo delle scuole statali. La legge infatti le nomina esplicitamente, escludendo in tal modo i docenti assunti, anche a tempo indeterminato, nelle scuole non statali”. Dunque sono esclusi dal Bonus docenti 2017 sia gli insegnanti precari che quelli delle scuole paritarie. E sull’esclusione questi sono alcuni commenti degli insegnanti su Twitter: ” Gli insegnanti delle paritarie esclusi dal #bonusdocenti e i bambini delle paritarie esclusi da #ScuolaAlCentro Questa è parità? @miursocial; C’è una legge dello Stato ma è come se per lo Stato le sc.paritarie non esistessero.Escluse da #scuoladigitale #bonusdocenti #ScuolaAlCentro; I docenti delle #paritarie nuovamente esclusi dal #bonusdocenti Professionalità calpestata! @fidaeNazionale @AGeSC_ @Agescnovara @tempi_it”.
Mentre ancora sul Bonus Docenti 2017 non è stato attivato il portale della Carta del Docente per poter accedere ai primi acquisti tramite buono Miur, mentre è già attivo il portale Spid per poter richiedere le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale. Fatto salvo di essere maggiorenne per ottenere lo Spid, gli altri elementi di cui si ha bisogno per ogni docente per poter ricevere le credenziali Spid sono indicate dal portale stesso nella sua homepage. In pratica, necessita per la richiesta un indirizzo mail valido; il numero di telefono del cellulare; un documento di identità valido, e qui può valere sia la Carta di Identità o il passaporto; da ultimo la tessera sanitaria con codice fiscale. Viene anche annunciato che durante la composizione della domanda, potrà essere necessario fotografare i documenti e allegare la foto alla domanda da compilare. Lo Spid ovviamente non servirà solo per il Bonus Docenti ma con le nuove riforme in ambito di Pubblica Amministrazione potranno essere utili su più fronti, dalla Giustizia fino all’Istruzione e al settore pubblico.
C’è attesa per il nuovo Bonus docenti 2017 con il quale saranno erogati 500 euro per l’aggiornamento professionale degli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana. Quando sarà attivo infatti il sito Cartadeldocente.istruzione.it? Ieri sera infatti non era raggiungibile. Si tratta del sito dove, entro il 30 novembre, gli insegnanti dovrebbero trovare l’applicazione web “Carta del Docente” attraverso la quale effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla normativa. Come spiegato sul sito del Miur, ogni docente con il Bonus docenti 2017, utilizzando l’applicazione potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale; l’acquisto di hardware e software; l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione; l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale; l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche; l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Per il Bonus docenti 2017 è stata cambiata la modalità di erogazione rispetto allo scorso anno. Il Ministero dell’Istruzione spiega infatti sul proprio sito che rispetto all’assegnazione con accredito sullo stipendio, quest’anno l’importo resta lo stesso (500 euro) ma il Bonus docenti 2017 sarà assegnato attraverso un ‘borsellino elettronico’. I buoni spesa daranno diritto ai docenti a ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati. Per utilizzare la “Carta del Docente” sarà però necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati e successivamente gli insegnanti potranno registrarsi sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può già effettuare: la piattaforma è infatti funzionante: clicca qui per accedere. Il Miur specifica poi che per quanto riguarda “le somme relative all’anno scolastico 2016/2017 eventualmente già spese dal 1° settembre 2016 al 30 novembre 2016 dovranno essere registrate attraverso la piattaforma digitale e saranno erogate ai docenti interessati, a seguito di specifica rendicontazione, dalle scuole di appartenenza”. Dunque il nuovo sistema legato al Bonus docenti 2017 dovrebbe nelle intenzioni del governo da un lato consentire “ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti” e dall’altro di “alleggerire le scuole dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione”.