I vaccini stagionali vengono oggi giorno sempre più raccomandati dai medici curanti. Il target è sempre lo stesso: le persone anziane, i bambini e gli immunodepressi (cioè tutti quegli individui che hanno le difese immunitarie molto basse) in primis, ma anche gli adulti che desiderano avere maggiore copertura. A proposito dei vaccini della stagione 2017-2018 ha parlato il Dott. Francesco Vitale, Professore universitario di Igiene e medicina preventiva di Palermo, che ha spiegato sul sito internet Adnkronos.com nel dettaglio cosa significa, al giorno d’oggi, proteggersi con un vaccino. Soprattutto, ha spiegato in quali modi tutto ciò viene svolto. ‘In realtà chi crea un vaccino lo fa basandosi su delle stime in base ad alcuni tamponi prelevati dai pazienti. La composizione base di un vaccino antinfluenzale si stabilisce dopo due riunioni che si tengono in Svizzera, a Ginevra. Si cerca di comprendere, dati alla mano, quali sono i virus che circolano in un emisfero terrestre in misura maggiore e si tenta di proteggersi da quelli.’ Da questo fatto è evidente che la protezione sia parziale e non totale.
VACCINI ANTINFLUENZALI? ‘AUMENTARE LA PROTEZIONE’
Il Dott. Vitale ha poi proseguito nello spiegare quali sono i virus a cui andiamo incontro nella maggior parte dei casi: ‘Le tipologie di virus sono due, A e B. Attualmente quelli più aggressivi e pericolosi per le persone sono i tipi A/H3N2 e H1N1, che da qualche anno a questa parte stanno colpendo la popolazione nello stesso momento. Ad essi si devono aggiungere anche altri due virus di tipo B chiamati Yamagata e Victoria, che però hanno percentuali decisamente più basse.’ La conseguenza è che più virus insieme possono attaccare un emisfero e quindi la strada tracciata non è più quella di un vaccino trivalente, come era prima, ma di uno quadrivalente. In questo modo lo spettro si amplia e il vaccino antinfluenzale allarga il suo scudo protettivo: ‘L’Oms, infatti – continua il Dott. Francesco Vitale dell’Università di Palermo – sta pensando di inserire all’interno dei vaccini quadrivalenti due virus di tipo A e due virus di tipo B. In questo modo la protezione dall’influenza sarà certamente maggiore.’ Per le categorie più deboli come quelle menzionate in precedenza, il vaccino non è una scelta: è un obbligo.