Una buona pizza o del pesce andato a male, un ottimo bicchiere di vino e un’altro che sa di tappo e così via, ogni giorno utilizziamo per i nostri pasti e spuntini gli utilissimi recettori del gusto che situati nella nostra bocca ci “presentano” il cibo o la bevanda che stiamo ingerendo facendoci cogliere ogni aspetto di quell’elemento. Dolcezza o bontà, ma anche amarezza e acredine, per non parlare del sensazione di salato o insipido, le dobbiamo tutte a questi recettori. Bene da oggi sappiamo che i recettori del gusto non esistono solo nella nostra bocca ma anche in altri del corpo, come ad esempio il colon, ma anche i polmoni e lo stomaco. Grazie ad una ricerca americana presentata sulla rivista internazionale di Scienza, “Nature”, ora sappiamo che tali recettori sono davvero molto versatili. Ad esempio, alcuni di voi avranno sviluppato un senso particolare per il gusto dei cibi amari e di norma sono molto più magri del resto delle persone, come mai? Nature svela che i composti amari al gusto hanno un effetto su di noi per come sono digeriti. L’effetto dura circa mezz’ora ed entra in gioco solo dopo un pasto decente, ma alla fine il sapore amaro provoca lo stomaco per fermare lo svuotamento, facendoci sentire più pieni a lungo. I ricercatori così pensano che lo stomaco funga da organo di controllo che ad esempio con l’amarezza indichi la pericolosità di quel particolare cibo. Ma la reazione dello stomaco non ottiene subito il senso e l’amarezza può essere il risultato di una varietà di differenti combinazioni chimici, e solo alcuni dei quali può essere pericoloso. Ma in tutto questo come fa lo stomaco a sapere quali cibi sono amari e quali no? Proprio per la scoperta di questi ricercatori, ovvero lo stomaco, come il colon, hanno dei propri recettori del gust, non collegati con la bocca evidentemente. Dopo tutto le papille gustative sulla lingua sono solo identificatori chimici che sono agganciati alla nostra mente cosciente, al fine di farci mantenere un contegno nel divorare alcune sostanze chimiche. In sintesi, i recettori del gusto del colon e dello stomaco nono sono collegati al nostro cervello cosciente, ma sono collegati a qualche tipo di risposta sensoriale che rileva il cibo amaro e mette un freno alla digestione. Dunque, se volete rimanere magri bisogna mangiare parecchi cibi amari, altro che dietologo.