Crateri e piccole macchie luminose: ecco i dettagli della luna di Saturno Dione che vengono evidenziati nelle immagini inviate dalla Sonda Cassini il 17 agosto scorso e pubblicate dalla Nasa “grezze”, proprio come le ha inviate la sonda. Cassini è nata dalla collaborazione tra le Agenzie Spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa) e Italia (Asi). Si tratta di un’anticipazione delle foto scattate dalla sonda, che ne invierà altre nelle prossime 48 ore. La sonda ha completato il quinto e ultimo passaggio a Dione, una delle 62 lune di Saturno, la più grande, e sta cercando vulcani di ghiaccio e geyser: prove indispensabili per provare che la luna ha un’attività geologica. La sonda volava a 474 chilometri dalla superficie e le sue immagini serviranno per studiare la gravità della luna, la struttura interna e quella del “guscio”. La sonda, che farà la sua ultima immersione nell’atmosfera di Saturno, una volta terminato il carburante, brucerà nel processo. (Serena Marotta)