Molte donne al giorno d’oggi hanno un ciclo mestruale estremamente doloroso. Le fitte accompagnano spesso questo elemento naturale della vita di una donna e in moltissimi casi per alleviare il dolore si ricorre all’uso consistente di farmaci. Per sfuggire a questa seria problematica molto spesso non servono i medicinali, che comunque hanno sempre degli effetti collaterali, ma possono bastare anche tutta una serie di massaggi mirati nei punti giusti. E’ proprio per questo motivo che molti studiosi hanno lanciato un’applicazione sullo smartphone che consente di indicare in modo chiaro ed esauriente quali sono i punti specifici da massaggiare per alleviare il dolore; in sostanza, questa applicazione è una sorta di guida alla digitopressione. Prima di questa applicazione rivoluzionaria ne esisteva un’altra che dava semplicemente dei consigli sulle zone da massaggiare ma che non indicava in modo preciso dove premere per togliere i dolori mestruali. In confronto ad essa questa nuova applicazione ha riportato dei risultati straordinari grazie ad un esperimento mirato.
L’ESPERIMENTO
Un pool di scienziati ha voluto testare questo nuovo modo di combattere i dolori del ciclo mestruale utilizzando un campione di 10 donne. Innanzitutto è stato chiesto a queste donne di dare una reale valutazione del dolore fisico provocato dal ciclo in una scala da 1 a 10. Dopodiché si è data a 5 donne la vecchia applicazione, quella che dava soltanto una guida generica per prevenire ed eliminare i dolori mestruali, mentre alle altre 5 donne è stata data la nuova applicazione, quella che in modo rivoluzionario indicava nello specifico i reali punti da massaggiare per la digitopressione. Il risultato è stato sorprendente. Ovviamente il tempo dell’uso si è esteso su un periodo piuttosto lungo, sei mesi, per poter avere la reale prova della sua efficacia. Mentre per le cinque donne con l’app generica il dolore veniva quantificato attorno al numero 6 d’intensità, per quelle con la nuova applicazione questo era sceso addirittura a 1.6. Un risultato incredibile e che deve far seriamente riflettere sull’utilità di uno strumento come la digitopressione.