Fino ad ora era solo la casetta a Capo Rizzuto la terza settimana di aprile e l’appartamento a Salice d’Ulzio la prima quindicina di ottobre, ma da oggi anche la Nuova Micra potrà essere in multiproprietà. Come un imbonitore d’asta televisiva, il ceo Carlos Ghosn dal palco del Web Summit di Lisbona ha lanciato il nuovo servizio Nissan Intelligent Get & Go Micra. L’idea è semplice, ed è la stessa delle case vacanza: se la gente non può permettersi l’acquisto di un’auto, seppur piccola come la Micra, che almeno se ne compri una quota. Per la casa automobilistica, d’altra parte, vendere a un singolo o a un gruppo di acquisto solidale è la stessa medesima cosa: l’importante è, appunto, vendere. Così, saltando a piè pari l’idea del tradizionale car sharing, nel quale è la casa madre, di solito attraverso una società fondata ad hoc, a rendere disponibili le vetture, Nissan ha mollato la palla direttamente agli utilizzatori. Saranno loro, infatti, a gestire il servizio attraverso i social network, che permetteranno a Nissan di confrontare i profili dei clienti per creare community di car-sharing di prossima generazione, attraverso un’esperienza interamente virtuale. Ovviamente non prima di essersi comprati la macchina. Un pezzo a testa. Non che uno acquisti uno specchietto e l’altro un copertone, ma come una vera multiproprietà che si rispetti, ognuno se ne comprerà una quota. E poi? Come si accorderanno per l’utilizzo della macchina? Magari, come già accade per la multiproprietà, ci saranno condomini – pardòn, utenti – che si godranno gli orari di punta, mentre altri dovranno accontentarsi di fasce improbe come le 23 del giovedì sera. Per sapere come funzionerà, ma soprattutto se funzionerà, è ancora presto: dopo una prima fase di lancio a Parigi, le auto non saranno pienamente operative prima di aprile 2017. Il servizio, assicura la Casa, sarà basato su uno speciale algoritmo che sfrutta profili social e tecnologie di geolocalizzazione, e dunque raggrupperà gli utenti “accomunati dalle stesse esigenze di guida”, fanno sapere da Nissan. Più probabilmente, gli utenti dovranno avere esigenze di guida differenti fra di loro, a meno di non voler usare la stessa Micra tutti insieme appassionatamente. Quel che è certo che gli utenti pagheranno secondo l’utlizzo, in comode fatture mensili. Senza neppur poter attaccare sul lunotto posteriore l’adesivo “Da grande sarò una Ferrari”.
Lo sappiamo, vi state domandando perché mai un abituale utilizzatore di car sharing, abituato nelle grandi città ad avere a disposizione auto di almeno quattro o cinque operatori – con la conseguente abbondanza di modelli e possibilità di utilizzo – dovrebbe mai rinunciare alla filosofia di fondo del servizio – l’abbondanza di scelta – pagando probabilmente di più, dato che deve anche comprarsi una quota di macchina, ricevendo chiaramente di meno? Ce lo chiediamo anche noi.
Se però Ghosn, sul cui fiuto per gli affari mettiamo la mano sul fuoco, ci crede, dobbiamo ammettere anche noi che, almeno per Nissan, la convenienza c’è. «Il futuro ci impone un uso dei veicoli più flessibile, sociale e condiviso – ha proclamato dal palco di Lisbona – Per questo Nissan sta sperimentando nuove soluzioni per consentire agli automobilisti di godersi tutta la libertà e i vantaggi economici della comproprietà. E l’auto ideale per avviare il programma non poteva che essere la Nuova Micra, che incarna perfettamente il concetto di Mobilità Intelligente Nissan».
Il servizio NISSAN INTELLIGENT GET & GO MICRA offrirà il modello Nissan Micra Acenta 0.9 litri MT con impianto audio Bose Personal (in anteprima mondiale assoluta) e includerà assicurazione, manutenzione, accesso al tool di compatibilità online, app per smartphone e tecnologie a bordo. Il limite del chilometraggio annuo è fissato a 15.000 km. Delle tariffe, però, nessun accenno. Eppure, dato che non stiamo certo parlando di segmento premium, sono quelle che contano. Da Nissan ci fanno però sapere che «il combustibile e il parcheggio sono due costi variabili rispetto ai costi fissi mensili. Il combustibile sarà pagato tramite una carta carburante e il costo ripartito in base ai chilometri di percorrenza di ogni singolo utilizzatore. I costi di parcheggio saranno suddivisi fra gli utilizzatori, previa condivisione delle aree di parcheggio da utilizzare». Già, le aree: argomento spinoso, specie nelle grandi città, quelle dove il car sharing è maggiormente utilizzato. E infatti tutti gli operatori prevedono l’ingresso nelle ztl incluso nel servizio. Ma non Nissan: «La cosa sarà valutata in futuro. Al momento non c’è alcun tipo di agevolazione». In compenso i diversi profili di rischio assicurativo tra i clienti che condividono la stessa vettura saranno gestiti in modo da “rendere la cosa il più semplice possibile, per cui i costi dell’assicurazione sono compresi nei costi del contratto. Lo schema del contratto contempla tutti i profili di rischio”. Anche quello di rimanere senza l’auto comprata in società?