Da tempo si discute se vaccinare o meno i bambini sia necessario. Per alcuni le vaccinazioni infatti potrebbero sviluppare malattie ancora più dannose di quelle per le quali si applica il vaccino. Le organizzazioni sanitarie però continuano a indicare come assolutamente necessario il vaccino. I casi non mancano: lo scorso anno una bambina romana è morta di morbillo perché non vaccinata, adesso in Spagna è morto un bambino a causa di una malattia che si pensava debellata, la difterite. Secondo gli ultimi dati ufficiali del ministero della sanità italiano le vaccinazioni per poliomielite, tetano, differite ed epatite B sono scese sotto al 95% del totale. Ancora peggio le vaccinazioni per morbillo, parotite e rosolia scese sotto all’86%. Succede così che si registrano nel nostro paese le morti a causa della pertosse di bambini nei primi mesi di vita. L’allarme del presidente Sergio Pecorelli dell’agenzia italiana per il farmaco rilasciato all’Ansa: “Ricordiamo che i vaccini hanno salvato circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno, 5 al minuto e che, ancora oggi, una malattia come il morbillo può risultare mortale”. Lanciata una campagna di sensibilizzazione a cura del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, disponibile il numero verde 800 56 18 56 attivo il lunedì dalle 10 alle 18.