Per gli amanti del cielo stellato un semplice bagliore cattura l’attenzione e la curiosità li porta a rimanere fissi a mirare gli astri e i suoi infiniti segreti. Le meteore hanno ispirato miti e tradizioni in epoche remote ed in culture antiche. I riferimenti alla caduta di oggetti luminosi dal cielo non mancano nei geroglifici egizi e tanto meno in alcuni testi sumerici fino a giungere alla Grecia di Aristotele e ben oltre. L’uomo si è sempre impegnato a comprendere l’origine di tali segni. Col tempo gli ingenui miti hanno ceduto il passo alla rigorosità scientifica. Oggi siamo perfettamente informati che la caduta di pietre dal cielo non è frutto del capriccio di una divinità bensì il risultato di un fenomeno fisico casuale. In pratica materiale primordiale ed antichissimo, che vaga nello spazio fin dall’inizio dell’universo entra in collisione con la Terra divenendo una meteora. Le forti sollecitazioni meccaniche generate dagli strati densi dell’atmosfera terrestre polverizzano questi corpi generando scie luminose che squarciano il buio della notte. Comunemente questo fenomeno fisico viene identificato col nomignolo di Stella Cadente.Il fenomeno su descritto può essere rilevato ogni notte ed in qualsiasi parte del globo; quindi ci troviamo di fronte ad un fenomeno sporadico e casuale. Tuttavia si evidenziano particolari notti dell’anno in cui l’intensità del fenomeno aumenta drasticamente e sembra provenire da uno specifico settore dello spazio. In tali casi si usa il termine Pioggia di Meteore.Le Orionidi sono uno dei tanti esempi di pioggia di meteore che affascina da sempre il genere umano.
Per comprendere tale fenomeno bisogna prendere le mosse dalla loro causa: le Comete.Le comete sono dei corpi celesti minori. La parte principale di tali corpi minori è sicuramente il nucleo. Per molti studiosi il nucleo di una cometa rappresenta la vita cosmica in quanto composta da acqua ghiacciata mista ad elementi leggeri. Generalmente una cometa ha dimensioni stimate nell’ordine di pochi chilometri e la tradizionale coda è generata dalla polverizzazione del nucleo durante il vertiginoso pellegrinaggio spaziale ad elevatissime velocità.La leggi astrofisiche vogliono che le comete descrivano orbite paraboliche, con una periodicità di interazione con il sistema solare e la terra stimata in migliaia di anni (in alcuni casi anche milioni). Esistono però delle eccezioni a questa regola con comete che hanno orbite con un periodo inferiore ai 150 anni. Le periodiche piogge di meteoriti sono causate dall’interazione della terra con i detriti (delle code) rilasciati dalle comete che seguono delle orbite molto prossime al sistema solare. Un esempio vivace è costituito dalle Orionidi che sono generate dai detriti rilasciati dalla cometa di Halley, il cui periodo orbitale è di circa 76 anni. Questa cometa si presenta quasi come un orologio cosmico del sistema solare ed ogni anno l’interazione con i detriti della sua scia donano una meravigliosa pioggia di meteore tra ottobre e novembre.
Lo sciame meteorico delle orionidi presenta il massimo di attività fra il 20 e il 23 ottobre; ed è associato, come detto in precedenza, alla cometa di Halley. Il termine Orionidi si riferisce ad un particolare aspetto del fenomeno. Come accennato in precedenza lo sciame meteoritico non è casuale e disordinato. Esso sembra originato da un particolare settore dello spazio; parliamo quindi della radiante.Per comprendere il concetto di radiante bisogna supporre che la terra attraversi uno sciame di particelle distaccatesi da un corpo madre e disposte lungo un piano (che è l’orbita della cometa). Tale presupposto ci permette di affermare che lo sciame che la terra attraversa è composto da particelle che si muovono su orbite parallele fra loro. Di conseguenza tutte le particelle che la terra incontra possono essere proiettate verso un unico punto da cui sembrano provenire. La congiungete osservatore – punto individuato nello spazio rappresenta, appunto, la radiante. Il termine Orionidi nasce dal fatto che la radiante del fenomeno punta verso la costellazione di Orione; e precisamente verso la stella più luminosa della costellazione.Il momento migliore per osservare lo sciame meteoritico quest’anno (2015) sarà tra il 18 ed il 23 di ottobre, si consiglia di iniziare l’osservazione dopo la mezza notte ed in un area lontana da illuminazione artificiale. Con una frequenza di ripetizione che varia da 15 a 25 stelle cadenti al minuto non ci resta che augurarvi una meravigliosa visione.