Dopo le indiscrezioni e i rumors sui contenuti delle seconde tracce, con i contenuti diffusi su internet grazie alle tecnologie che sono riuscite a passare il vaglio dei prof (smartphone, cellulari, palmari) arrivano le relative soluzione. Si tratta, ovviamente, di tentativi più o meno precisi, privi dei crismi dell’ufficialità. Anche perché per gli stessi temi, è possibile optare per numerosi svolgimenti. Di seguito, forniamo un’ipotetica soluzione al tema dell’Istituto commerciale ad indirizzo Giuridico economico aziendale, così come è stata fornita dall’unico sito che, al momento, ha proposto lo svolgimento del tema.
Soluzione operazioni d’impiego: Le operazioni di impiego sono rappresentate principalmente da af- fidamenti in conto corrente; sconto di portafoglio; finanziamenti su portafoglio commerciale; crediti personali; anticipi all’esportazione; crediti ipotecari; mutui e finanziamenti a tasso fisso e indicizzati; anticipazioni fondiarie ed edilizie; somministrazioni in conto mutuo; crediti agrari; leasing finanziario; acquisto di crediti d’impresa. Un secondo gruppo di operazioni di impiego sono compiute anche investendo in valori mobiliari e titoli, al fine di creare una riserva di liquidità e per trarre un reddito da un portafoglio a minimo rischio, composto cioè da titoli con vasto mercato, facilmente realizzabili. Le operazioni di impiego di fondi sono operazioni attive, sia giuridicamente dato che l’azienda di credito per esse si costituisce creditrice verso i terzi sia economicamente per i proventi, principalmente interessi o sconti attivi percepiti.
Definizione Reddito esercizio: Il reddito è l’incremento che, in un determinato periodo di tempo, il capitale di un’impresa subisce per effetto della gestione,vale a dire, per effetto del risultato economico conseguito utile o perdita d’esercizio.
La forma scalare consente di esporre risultati parziali progressivi, che evidenziano come si è formato il reddito
D’esercizio e che indicano il contributo delle varie aree di gestione alla sua formazione:
1. risultato della gestione caratteristica o tipica
2. risultato dopo la gestione patrimoniale (gestione accessoria).
3. risultato dopo la gestione finanziaria
4. risultato dopo la gestione straordinaria
5. risultato prima delle imposte
6. risultato dell’esercizio (risultato della gestione complessiva, al netto delle imposte, ottenuto tenendo
Conto delle opportunità offerte dalla normativa fiscale).
Gestione caratteristica
Comprende i ricavi e i costi della gestione tipica dell’azienda, è l’attività volta a realizzare l’oggetto dell’impresa.
In primo luogo, si considerano i ricavi per vendite o prestazioni di servizi, ai quali vanno sottratti i costi di produzione e le spese commerciali, amministrative e generali.
Gestione non caratteristica
Rientrano in questa categoria tutti quei fenomeni che non fanno parte (o non sono classificabili) nella “gestione caratteristica”.
Gestione patrimoniale
Anche detta gestione accessoria.
Rientrano nell’ambito della gestione extra-caratteristica tutti i fenomeni e tutte le operazioni (e quindi gli oneri e i
Proventi) estranee alla gestione tipica (marginale) ma che si verificano e si svolgono con continuità nel corso
Dell’esercizio (periodo amministrativo).
Gestione finanziaria
È l’attività di gestione volta al reperimento dei mezzi finanziari necessari all’attività d’impresa e all’impiego delle risorse eccedenti. In particolare, la direzione finanziaria deve, attraverso la gestione dei flussi di entrata e di uscita, essere in grado di assicurare la liquidità aziendale evitando una sottocapitalizzazione dell’azienda, ossia evitando un eccessivo indebitamento.
Gestione straordinaria
La forma scalare del conto economico consente di distinguere i componenti ordinari del reddito da quelli straordinari che, in quanto tali, sono irripetibili. Il termine straordinario è legato non all’eccezionalità o l’anormalità degli eventi da cui gli stessi derivano, bensì la estraneità della fonte del provente o dell’onere all’attività ordinaria.
Effetti della crisi economico finaziaria:
L’improvviso calo della domanda provoca una reazione a catena lungo la struttura operativa e organizzativa dell’azienda
Che si manifesta secondo la seguente sequenza:
1) diminuzione degli ordini,
2) drastica riduzione dei volumi di produzione,
3) aumento delle scorte,
4) riduzione delle ore lavorative,5) cassa integrazione,
6) conflitti sindacali,
7) diminuzione del fatturato,
8) ritardo degli incassi ,
9) ritardo dei pagamenti ai fornitori,
10) difficoltà nei rapporti con le banche per ottenere credito che, anzi, sollecitano il rientro delle anticipazioni in essere,
11) smobilizzo del magazzino con sconti eccezionali e svendite,
12) peggioramento rapido dell’indice del capitale circolante,
13) conseguente crisi di liquidità
14) peggioramento crescente della situazione reddituale per la diminuzione dei ricavi e la persistenza dell’entità dei costi
Fissi, non eliminabili a breve,
15) crisi di liquidità e redditività negativa si trasformano in dirompente situazione finanziaria.
Fonte: Scuolazoo.it